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Botanica

Didattica: un aggiornamento per le Guide elbane

È stata una domenica mattina speciale quella del 17 marzo, dedicata a un gruppo selezionato di Guide Parco, Guide Ambientali, Guide Turistiche, per una “conversazione”  sulla romanità della Rada di Portoferraio, le caratteristiche della Villa, la storia e storiografia dell’isola d’Elba.

Il prof. Gianfranco Vanagolli, invitato relatore e Presidente Onorario dell’associazione culturale Italia Nostra Arcipelago Toscano, ha inoltre tracciato l’esperienza del Prof. Giorgio Monaco, ispettore della Soprintendenza allora chiamata Soprintendenza alle Antichità dell’Etruria, e le sue ricerche sull’isola, soffermandosi sugli scavi archeologici da lui condotti proprio alla Villa tra la fine degli anni ’60 e l’inizio degli anni ’70.

Una giovane archeologa, Daniela Catalano, ha offerto il suo contributo di ricercatrice dell’Università di Siena impegnata dall’anno scorso nello scavo archeologico di San Giovanni e nostra nuova collaboratrice.

Non poteva mancare un accenno al significato del Cammino della Rada, nel quale la Villa romana delle Grotte è punto di riferimento e luogo iconico.

Donazioni

Eccezionale lavoro di squadra Agosto 2018-dicembre 2019 per la…

Un bel lavoro di squadra per la Villa romana delle Grotte

 

La Fondazione Villa romana delle Grotte ha concluso l’anno 2018 con un grande risultato che sarà illustrato in modo completo nel corso del 2019. In attesa di ricevere le necessarie autorizzazioni per poter divulgare le novità, si ringraziano tutti i componenti di un grande lavoro di squadra che ha reso possibile un accordo con la fondazione tedesca Wissenschaftsfcirderungs gGmbH.  Una donazione permetterà la prossima riapertura delle ricerche archeologiche sulla collina della Villa romana delle Grotte per il periodo 2019-2020.   Prossimo appuntamento: a settembre! Le più vive congratulazioni allora a… 

 

Alle Amministrazioni del Comune di Portoferraio, passata e presente, per aver raggiunto e continuato a mantenere un accordo fondamentale di collaborazione con la Fondazione Villa romana delle Grotte e per il suo inserimento nella valorizzazione del sistema museale di Portoferraio con la Cosimo de’ Medici Srl;

All’ispettrice archeologa per l’isola d’Elba per la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Pisa e Livorno Lorella Alderighiper aver creduto nel progetto fin dall’inizio, per la sua preziosa collaborazione e guida nella stesura del progetto, nel processo amministrativo ed archeologico;

Al CdA della Fondazione per la condivisione dell’entusiasmo nel perseguire il progetto;

Alla Fondazione che, costituita nel 1996, ha negli scopi statutari la promozione “di studi e ricerche archeologici e storici nell’isola d’Elba” e di “relazioni culturali, in campo archeologico e storico con musei ed organismi culturali e scientifici”, a cui si collega la Collana “Memoria e progetto”, curata da Marcello Pacini, che comprende lo studio “Elba romana: la villa delle Grotte” di Sonia Casaburo, con prefazione di Orlanda Pancrazzi pubblicato nel 1997;

Al Gruppo Aithale e ad Archeologia Diffusa Aps per le ricerche archeologiche e geologiche in corso sulla Rada di Portoferraiosvolte da tre università toscane, quali l’Università di Siena (Archeologia), Università di Firenze (Scienze della Terra) e Scuola Normale Superiore di Pisa (Archelogia), nelle quali è compresa la Fondazione Villa Romana delle Grotte, in particolare a Franco Cambi, Marco Benvenuti, Alessandro Corretti, Laura Pagliantini, Giorgia Di Paola, Rosarosa Manca, Edoardo Vanni;

All’azione difundraisingdella Fondazione per la ricerca di finanziamenti e donazioni;

Agli archeologi Laura Pagliantini e Edoardo Vanni per la collaborazione nella redazione del progetto;

A Laura Pagliantini e Alessandro Pastorelli che, con la direzione della Soprintendenza, hanno nel 2017-2018 inaugurato il primo intervento di analisi archeologica e architettonica (le due cisterne) dai tempi del prof. Giorgio Monaco, finanziato da ASA SpA;

Ai soci tedeschi di Italia Nostra che hanno agito da interpreti, mediatori e consulenti legali internazionali;

Al consulente commercialista Matteo Boldri che ha risolto quesiti amministrativi;

Al prestigio dell’associazione culturale Italia Nostra per la collaborazione al progetto;

A tutti i soci e simpatizzanti delle associazioni di volontariato per aver dato sempre un supporto eccezionale;

Nel ricordo del meraviglioso esperimento di Archeo Color Aps. con Laura Pagliantini, Luisa Zito e Luisa Quaglia.

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Hermia in trasferta 

Scrive il Prof Franco Cambi
“Hermia era lo schiavo manager che, per conto dei suoi padroni, i Valeri Messallae, dirigeva la loro azienda agricola nella rada di Portoferraio (Isola d’Elba) e faceva fermentare il vino in grandi dolia di terracotta. È arrivato a Pompei.
Azienda Agricola Antonio Arrighi e Archeologia e storia nella rada di Portoferraio collaborano da anni a questo e ad altri progetti.
#sangiovanni2018
#archeologiastoriaradaportoferraio
#isoladelba
Dipartimento di scienze storiche e dei beni culturali
Università degli Studi di Siena”

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L’olio degli antichi romani dagli olivi della villa delle…

La Fondazione ha gestito la raccolta nel sito archeologico e la mini-produzione. Dopo duemila anni l’area riscopre la sua vocazione agricola perduta nel tempo

PORTOFERRAIO. Il nome è presto detto. Si chiamerà l’“olio delle Grotte”, quello che ieri pomeriggio, lunedì 8 ottobre, è stato spremuto al frantoio dello Scoglio. «Non è molto – mette le mani avanti Cecilia Pacini, presidentessa della Fondazione Villa Romana delle Grotte – ma fa niente. Ci sono olivi maestosi che si affacciano sul golfo di Por- toferraio. Questo può essere considerato l’anno zero dell’olio delle Grotte».

Così, nel verde che apparteneva tra il I sec. a.C. e quello d.C. al- la prestigiosa famiglia patrizia romana dei Valerii, si riscopre l’antica vocazione, quella dei frutti della terra. Quindi dell’agricoltura. Ma come si è arrivati alla premitura delle olive colte in quella che fu l’ultima tenuta di Marco Valerio Messalla? «Abbiamo cominciato dal 2016 – ricostruisce i passaggi Pacini – grazie alla collaborazione del Comune, della Cosimo de’ Medici e di alcuni volontari abbiamo cominciato a tagliare le ricca vegetazione attorno ai resti della villa. Prezioso il contributo dell’impresa “Green Garden” di Antonio Malaggese. In questo modo sono venuti fuori questi poderosi olivi che erano quasi completamente sommersi dalle frasche e non più visibili.

Una cassette di olive raccolte alle Grotte

Nel 2017 non hanno fatto frutti e questo ci ha indotto a pensare che la vegetazione l’avesse irrimediabil- mente compromessi. Però a febbraio e marzo ci sono state copiose piogge e queste hanno favorito la rinascita. Sicché con il contributo di Marco AmbrosiniStefano ProvenzaliLio Bardi e Thomas di Rio Marina, professionisti olivicoltori e volontari è stato possibile riportare agli antichi splendori questi secolari olivi. Il tutto rientra nella realizzazione del “Cammino della Rada”, il progetto curato da Italia Nostra.

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