La Fondazione

La Fondazione Villa romana delle Grotte

Dopo anni di incuria e abbandono dell’area, nasce nel 1994 la Fondazione Villa romana delle Grotte, fondazione privata riconosciuta dalla Regione Toscana, grazie alla donazione di terreni della prof.ssa Maria Cristina Cortesi e del dott. Marcello Pacini, già presidente della “Fondazione per gli Studi Euro-Mediterranei”. La Fondazione fu costituita per “…acquistare i terreni … su cui sono situate le vestigia romane conosciute come “Villa romana delle Grotte”; promuovere e curare la miglior conservazione della Villa romana delle Grotte; curare la gestione e l’organizzazione dei visitatori nel rispetto rigoroso del sito; promuovere studi e ricerche archeologici e storici nell’Isola d’Elba; promuovere e organizzare direttamente collezioni storico artistiche e archeologiche, archivi e biblioteche; promuovere le relazioni culturali, in campo archeologico e storico, con musei e organismi culturali e scientifici italiani e dei paesi dell’area euro-mediterranea… Potrà concedere borse di studio, organizzare seminari e convegni e pubblicare libri e periodici. Nell’ambito di tali scopi, la Fondazione svolgerà anche studi, ricerche e servizi di documentazione; potrà concedere borse di studio, organizzare seminari e convegni e pubblicare libri e periodici.  La Fondazione non ha scopi di lucro e si propone di operare in stretto contatto con gli organismi scientifici, in particolare con quelli presenti in Toscana. “

Nel 1997 la Fondazione pubblica il volume “Elba romana, la Villa delle Grotte di Sonia Casaburo, uno dei tre volumi della collana “Memoria e progetto”, Edizioni della Fondazione Giovanni Agnelli; Prima Edizione (1 gennaio 1997). Il testo “contiene uno studio intorno al più significativo sito archeologico di epoca romana presente all’Elba. La villa ha sempre suscitato l’interesse degli storici locali e dei viaggiatori che hanno visitato l’isola, fino a diventare un itinerario, sia pure minore, del Gran Tour, ossia dela grande occasione formativa che l’Italia ha offerto nei secoli XVIII e XIX alle élite europee…” (dalla Prefazione, pag. XI)

  • Nel 2014 la Archeo Color Aps di Laura Pagliantini, Luisa Zito e Luisa Quaglia dell’Università di Siena, archeologhe presso lo scavo della Villa rustica di San Marco a San Giovanni a cura del Gruppo Aithale, inaugura una nuova gestione grazie ad un primo accordo tra la Fondazione e il Comune di Portoferraio.
  •   Rivista Milliarium, lo Speciale Elba no.11.

Nel marzo 2016 il Comune di Portoferraio con delibera entra nella Fondazione e il sito inizia con una nuova gestione congiunta a far parte del Sistema Museale del capoluogo. Si approfondiscono gli studi sulla Rada di Portoferraio condotti dal Dipartimento di Scienze Storiche e dei Beni Culturali dell’Università di Siena e dal Gruppo Aithale. La direzione scientifica della Fondazione è affidata all’archeologa Laura Pagliantini, autrice di una tesi di dottorato di ricerca pubblicata con il titolo di “Aithale. L’Isola d’Elba. Territorio, paesaggi, risorse”, Edipuglia 2019.

Nel 2017 l’archeologa Laura Pagliantini e l’arch. Alessandro Pastorelli conducono un’analisi delle due cisterne del sito, grazie a un finanziamento di ASA SpA.  Il progetto è mirato ad ottenere fondi regionali e nazionali.

Dal 2018 la Fondazione aderisce al Sistema Museale dell’Arcipelago Toscano.  Dal 2018 collabora con il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano per visite guidate a carattere culturale e naturalistico legate a progetti di turismo sostenibile.

La ripresa degli SCAVI ARCHEOLOGICI

Era stato nel 1960 l’inizio vero e proprio dello scavo archeologico, ad opera di Giorgio Monaco, e proseguite, a fasi alterne, fino al 1972. Un articolo della funzionaria archeologa Lorella Alderighi della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Pisa e Livorno, su Milliarium ne ripercorre la storia. Link all’articolo in formato PDF

Il 19 dicembre 2018 la Fondazione tedesca Wissenschaftsförderung Gmbh  offre una donazione per la ricerca archeologica e valorizzazione del sito nel segno dei rapporti di amicizia tra la Repubblica Federale di Germania e l’Italia.  Nasce il progetto DREAMLand, parzialmente finanziato anche dalla Regione Toscana e condotto dagli archeologi dell’Università degli Studi di Siena con il Prof. Franco Cambi.  Nel 2019 inizia anche una collaborazione con il Laboratorio di Architettura dell’Università di Firenze (DIDA);

Nel 2021 il Ministero della Cultura finanzia il progetto di restauro delle due cisterne, sotto la responsabilità della Dr.ssa Lorella Alderighi funzionario responsabile per l’isola d’Elba per la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Pisa e Livorno. Con due saggi archeologici nel febbraio e novembre 2022 nell’ambito di lavori pubblici effettuati dalla società Terna vengono rinvenute alcune strutture murarie.

Nel 2024 il progetto DREAMLand dell’Università degli Studi di Siena, giunto alla sua conclusione, consegna alla Fondazione nuove interpretazioni scientifiche, spiegate da una pannellistica aggiornata e con informazioni multimediali su QRCode per la nuova valorizzazione del sito archeologico.

La rinnovata gestione degli ultimi anni ha dato così spazio a una rinascita delle indagini scientifiche e delle attività culturali:

    • Partecipazione a manifestazioni istituzionali quali Notti dell’Archeologia della Regione Toscana, Giornate Europee del Patrimonio Culturale, TourismA Salone Archeologia e Turismo Culturale, Stati Generali per la Gestione dal Basso del Patrimonio Culturale. I rinnovati studi sulla Villa romana vengono ripresi in articoli o pubblicazioni scientifiche nazionali e internazionali; la nuova gestione è citata nel volume “Un patrimonio italiano. Beni culturali, paesaggio e cittadini” del prof. Giuliano Volpe, ed. UTET
    • Nascita di eventi culturali, anche congiuntamente ad altre realtà museali e archeologiche
    • Attività didattiche sono condotte tutto l’anno
    • La riqualificazione del sito riporta alla fruizione pubblica ogni anno nuovi percorsi di visita del parco archeologico
    • Nel 2015 adesione al Cammino della Rada, progetto corale approdato al VII Forum Internazionale degli Itinerari Europei 2017 – realizzato dall’Istituto Europeo degli Itinerari Culturali, in collaborazione con l’Accordo Parziale Allargato sugli Itinerari culturali del Consiglio d’Europa, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo italiano MiBACT, Regione Toscana
    • La Villa romana diventa un “parco nel parco” con l’associazione culturale Italia Nostra che offre alcune panchine di pregio
    • È oggetto di attenzione dei maggiori media nazionali, quali Linea Blu, Linea Verde, internazionali quali Arte, locali ed altri, con la collaborazione della Gestione per la Promozione Turistica dei Comuni elbani
    • Dal 2017 la Fondazione partecipa al progetto in rete del “CETS Cammino della Rada” del primo quinquennio della Carta Europea del Turismo Sostenibile (CETS) di Federparchi nel Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano;
    • Dal 2017 è membro della FEISCT Federazione Europea Itinerari Storici e Culturali
    • Dal 2017 è membro e co-referente per l’Arcipelago Toscano della Rotta dei Fenici Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa
    • Nel 2017 aderisce al Forum Arcipelago Cultura, che riunisce tutte le associazioni o enti che si occupano, in maniera diretta o indiretta, di cultura nell’Arcipelago Toscano
    • Dal 1 settembre 2017 diventa una delle sedi del Festival Elba Isola Musicale d’Europa
    • Dal 2021 è ammessa con il proprio progetto no.27 “DREAMLand” al secondo quinquennio della Carta Europea del Turismo Sostenibile (CETS) di Federparchi e Europarc nel Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e successivamente entra a far parte della Biosfera MAB UNESCO ISOLE DI TOSCANA
    • Nel 2021 diventa sito certificato UNICEF per la protezione dell’infanzia
    • Nel 2023 un articolo della Fondazione è risultato tra i primi 20 progetti in tutta Europa intitolato “The Roman Amphitheater: A Cross-Cultural Community Hub”, in risposta a un bando delle “Giornate Europee del Patrimonio” del Consiglio d’Europa e dell’Unione Europea
    • La Fondazione ha liberato anche gli olivi secolari dalla vegetazione infestante e inizia una prima raccolta di olive e produzione limitata di olio, con la collaborazione di esperti e studenti dell’istituto elbano di Agraria “Cerboni”;

La Fondazione complementa azioni istituzionali con la collaborazione di associazioni culturali quali Italia Nostra Arcipelago Toscano, CAI Elba, Marciana Aurea, Legambiente, Associazione Diabetici, Circolo Le Macinelle, Associazione La Torre, Soroptimist International Elba e altre; con aziende del Consorzio Elba.

Campagne di raccolta fondi pubblici e privati integrano contributi del Comune di Portoferraio.  Nuovi sponsor sono: Acqua dell’Elba Srl, Azienda Agricola Arrighi, Consorzio Elba Taste, ASA SpA, Recuperando Srl, ArchiTag UK, Scuola di Pittura Valle di Lazzaro, Green Garden Srl, Marco Ambrosini, Elbagraria, Hotel Fabricia, Ristorante Molo G-Esaom, La Ciotola.