La Fondazione

La Villa romana delle Grotte è uno dei siti e musei archeologici dell’isola d’Elba. È una delle quattro ville marittime dell’isola d’Elba e una delle tante ville marittime dell’Arcipelago Toscano. Opera sotto la direzione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Pisa e Livorno, Soprintendente prof.Andrea Muzzi e arch. Esmeralda Valente; archeologa Lorella Alderighi funzionario per l’isola d’Elba.

      • Dopo anni di incuria e abbandono dell’area,
        nasce nel 1994 la Fondazione Villa romana delle Grotte, fondazione privata riconosciuta dalla Regione Toscana, grazie alla donazione di terreni della prof.ssa Maria Cristina Cortesi e del dott. Marcello Pacini, già presidente della “Fondazione per gli Studi Euro-Mediterranei”. La Fondazione fu costituita per “…acquistare i terreni … su cui sono situate le vestigia romane conosciute come “Villa romana delle Grotte”; promuovere e curare la miglior conservazione della Villa romana delle Grotte; curare la gestione e l’organizzazione dei visitatori nel rispetto rigoroso del sito; promuovere studi e ricerche archeologici e storici nell’Isola d’Elba; promuovere e organizzare direttamente collezioni storico artistiche e archeologiche, archivi e biblioteche; promuovere le relazioni culturali, in campo archeologico e storico, con musei e organismi culturali e scientifici italiani e dei paesi dell’area euro-mediterranea… Potrà concedere borse di studio, organizzare seminari e convegni e pubblicare libri e periodici. Nell’ambito di tali scopi, la Fondazione svolgerà anche studi, ricerche e servizi di documentazione; potrà concedere borse di studio, organizzare seminari e convegni e pubblicare libri e periodici.

        La Fondazione non ha scopi di lucro e si propone di operare in stretto contatto con gli organismi scientifici, in particolare con quelli presenti in Toscana.  “

  • Nel 1997 la Fondazione pubblica il volume “Elba romana, la Villa delle Grotte di Sonia Casaburo, uno dei tre volumi della collana “Memoria e progetto”, Edizioni della Fondazione Giovanni Agnelli; Prima Edizione (1 gennaio 1997).
    • Il testo “contiene uno studio intorno al più significativo sito archeologico di epoca romana presente all’Elba. La villa ha sempre suscitato l’interesse degli storici locali e dei viaggiatori che hanno visitato l’isola, fino a diventare un itinerario, sia pure minore, del Gran Tour, ossia dela grande occasione formativa che l’Italia ha offerto nei secoli XVIII e XIX alle élite europee…” (dalla Prefazione, pag. XI)

  • Il 2014 è l'anno della gestione della Aps Archeo Color di Laura Pagliantini, Luisa Zito e Luisa Quaglia dell’Università di Siena, archeologhe presso lo scavo della Villa rustica di San Marco a San Giovanni a cura del Gruppo Aithale.                                           Rivista Milliarium, lo Speciale Elba no.11.

Nel marzo 2016 nasce un accordo  tra la Fondazione e il Comune di Portoferraio. La Villa romana delle Grotte entra in collaborazione con il Sistema museale del Comune di Portoferraio.        GUARDA IL VIDEO

  1. Il rinnovato CdA è presieduto da Cecilia Pacini, rappresentante dell’associazione culturale Italia Nostra, con Alessandro Pastorelli, architetto elbano specializzato in restauro all’Università di Firenze. Ne fa parte anche un rappresentante del Comune di Portoferraio.  La direzione scientifica è affidata all’archeologa Laura Pagliantini, autrice di una tesi di dottorato di ricerca pubblicata con il titolo di “Aithale. L’Isola d’Elba. Territorio, paesaggi, risorse”, Edipuglia 2019.

    •  La Fondazione entra negli studi sulla Rada di Portoferraio condotti dal Gruppo Aithale, partecipando così a manifestazioni istituzionali quali Notti dell’Archeologia della Regione Toscana, Giornate Europee del Patrimonio Culturale, TourismA Salone Archeologia e Turismo Culturale, Stati Generali per la Gestione dal Basso del Patrimonio Culturale. È citata in articoli o pubblicazioni scientifiche nazionali e internazionali; menzionata nel volume “Un patrimonio italiano. Beni culturali, paesaggio e cittadini” del prof. Giuliano Volpe, ed. UTET.
    • Nascono così eventi culturali, anche congiuntamente ad altre realtà museali e archeologiche.
    • Sono condotte attività didattiche tutto l’anno.
    • La riqualificazione del sito riporta alla fruizione pubblica ogni anno nuovi percorsi di visita del parco archeologico.
    • Campagne di raccolta fondi pubblici e privati integrano contributi del Comune di Portoferraio.  Nuovi sponsor sono: Acqua dell’Elba, Azienda Agricola Arrighi, Consorzio Elba Taste, ASA SpA, Recuperando Srl, ArchiTag, Scuola di Pittura Valle di Lazzaro, Green Garden, Marco Ambrosini, Elbagraria, Hotel Fabricia, Ristorante Molo G-Esaom, La Ciotola.  La Regione Toscana e principalmente la fondazione tedesca Wissenschaforderung gGmbH
    • La Villa romana diventa un “parco nel parco” con l’associazione Italia Nostra che offre in comodato gratuito alcune panchine di pregio, acquistate grazie a varie raccolte fondi per il progetto “Le Panchine di Tamara”;
    • È oggetto di attenzione dei maggiori media nazionali, quali Linea Blu, Linea Verde, internazionali quali Arte, locali ed altri, direttamente o con la collaborazione della GAT Gestione per la Promozione Turistica dei Comuni elbani;
  • La Fondazione libera anche gli olivi secolari dalla vegetazione infestante e inizia una prima raccolta di olive e produzione limitata di olio, con la collaborazione di esperti, il frantoio comunale e studenti dell’istituto elbano Cerboni di Agraria;
  • Nascono GLI AMICI DELLE GROTTE – la Fondazione complementa le azioni istituzionali con attività di volontariato e collaborazione con associazioni culturali quali Italia Nostra, CAI, Marciana Aurea, Legambiente, Associazione Diabetici, Circolo Le Macinelle, Associazione La Torre e altre; con aziende quali il Consorzio Elba Taste.
Dal 2015 fa parte del Cammino della Rada progetto corale approdato all’evento più importante del programma degli Itinerari Culturali Europei del Consiglio d’Europa,  il VII Forum Internazionale degli Itinerari Europei 2017 – realizzato dall’Istituto Europeo degli Itinerari Culturali, in collaborazione con l’Accordo Parziale Allargato sugli Itinerari culturali del Consiglio d’Europa, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo italiano MiBACT, Regione Toscana –punto di incontro, ideazione e scambio a livello internazionale per il lancio di iniziative, sviluppo di partnership e creazione di reti europee legate al turismo culturale.

  • Nel 2017 l’archeologa Laura Pagliantini e l’arch. Alessandro Pastorelli conducono un’analisi delle due cisterne del sito, grazie a un finanziamento di ASA SpA.  Il progetto è mirato ad ottenere fondi regionali e nazionali;
  • Dal 2017 partecipa al progetto in rete del “CETS Cammino della Rada” del primo quinquennio della Carta Europea del Turismo Sostenibile (CETS) di Federparchi nel Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano;
  • Dal 2017 è membro della FEISCT Federazione Europea Itinerari Storici e Culturali;
  • Dal 2017 è membro e co-referente per l’Arcipelago Toscano della Rotta dei Fenici Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa, che collega tutte le isole e le civiltà antiche del Mediterraneo;
  • Nel 2017 aderisce al Forum Arcipelago Cultura, che riunisce tutte le associazioni o enti che si occupano, in maniera diretta o indiretta, di cultura nell’Arcipelago Toscano.
  • Dal 1 settembre 2017 diventa uno dei luoghi scelti per i concerti del Festival Elba Isola Musicale d’Europa, accogliendo musicisti di fama internazionale.
  • Dal 2018 fa parte del Sistema Museale dell’Arcipelago Toscanoprogetto della Regione Toscana adottato con delibera dai Comuni dell’Arcipelago Toscano e dal PNAT.
  • Dal 2018 con il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano collega visite guidate dalla Villa delle Grotte alla Rocca del Volterraio nel percorso del Cammino della Rada.

La ripresa degli SCAVI ARCHEOLOGICI

  • Era stato  nel 1960 l’inizio vero e proprio dello scavo archeologico, ad opera di Giorgio Monaco, e proseguite, a fasi alterne, fino al 1972. Un articolo di Lorella Alderighi su Milliarium ne ripercorre la storia. Link all’articolo in formato PDF

    Il 19 dicembre 2018 la Fondazione tedesca Wissenschaftsförderung Gmbh  offre una donazione per la valorizzazione del sito alla Fondazione Villa romana delle Grotte nel  segno dei rapporti di amicizia tra la Repubblica Federale di Germania e l’Italia. 

    Nasce il progetto DREAMLand, parzialmente finanziato anche dalla Regione Toscana, condotto dagli archeologi dell’Università di Siena Prof. Franco Cambi con Laura Pagliantini, Federico Saccoccio, Edoardo Vanni, e Claudia Abatino.

    “Le indagini saranno in grado di produrre nuove informazioni sulla Villa delle Grotte, di incrementare la sua valorizzazione attraverso la ricerca e la diffusione delle nuove conoscenze, e di migliorare e raddoppiare le aree visitabili. Una componente cospicua di tali interventi si configura come terza missione, essendo i medesimi volti all’accrescimento della consapevolezza culturale della comunità (Scuole, Associazioni, Imprese, Cittadini) e a incrementare gli attrattori culturali nel settore dell’economia turistica.Il progetto si sviluppa attivando collaborazioni con tutte le diverse istituzioni preposte alla ricerca, alla tutela, alla valorizzazione e all’istruzione attive sul territorio di pertinenza.”
  • Nel 2019 inizia anche una collaborazione con il Laboratorio di Architettura dell’Università di Firenze (DIDA);

Dal 2021 è ammessa con il proprio progetto no.27 “DREAMLand” al secondo quinquennio della Carta Europea del Turismo Sostenibile (CETS) di Federparchi e Europarc nel Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e successivamente entra a far parte della Biosfera MAB UNESCO ISOLE DI TOSCANA.

Nel 2021 diventa sito certificato UNICEF per la protezione dell’infanzia.

Nel 2021 il MIC finanzia il progetto di restauro delle due cisterne, gestito dalla Dr.ssa Lorella Alderighi funzionario responsabile per l’isola d’Elba per la Soprintendenza di Pisa e Livorno. Con due saggi archeologici nel febbraio e novembre 2022 nell’ambito dei lavori effettuati dalla società Terna, gestore della rete elettrica nazionale, la Dr.ssa Lorella Alderighi per la Soprintendenza di Pisa e Livorno rinviene alcune strutture murarie, come evidente nei disegni settecenteschi del Sarri e del Ciummei..

“Il Cammino della Rada”

è un progetto nel quale il sito archeologico della Fondazione Villa romana delle Grotte ha una posizione strategica
La Fondazione intende valorizzarlo con il sostegno del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, di selezionate associazioni di volontariato culturale e ambientaliste, del Comune di Portoferraio, del Comune di Rio, di selezionate Università toscane, del Parco Minerario di Rio e degli imprenditori della zona.

La fruizione del percorso pedonale intende migliorare la qualità della vita degli ospiti (residenti e non) e a sostenere un sistema economico e di servizi basato sulla cura e sulla conoscenza del patrimonio naturale e culturale.
Nel primo tratto il percorso del “Cammino della Rada” mira a collegare i luoghi identitari della rada di Portoferraio, la Torre del Martello della città fortificata di Cosmopoli e la Rocca del Volterraio, emblema del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, con un ideale itinerario pedonale costiero identificato per segmenti attraverso l’area urbana di Portoferraio, le Saline, San Giovanni, Le Grotte, Schiopparello, Magazzini, Ottone e Santo Stefano.  

Nel secondo tratto il percorso collega la località Ottone alla Rocca del Volterraio riprendendo l’antica Via Maestra Riese, grazie alla collaborazione con il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, collegandosi alla GTE Grande Traversata Elbana.

Nel terzo tratto prosegue fino al centro storico di Rio Elba e arriva al Parco Minerario di Rio Marina per due antiche vie.

Il “Cammino della Rada” è un itinerario culturale in evoluzione:

ammesso nel primo quinquennio della Carta Europea del Turismo Sostenibile (CETS) di Federparchi su proposta del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano;

selezionato dalla FEISCT Federazione Europea Itinerari Storici e Culturali;

compreso nella Rotta dei Fenici Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa;

inserito, grazie al Comune di Portoferraio che lo ha recepito, nel progetto Elba Sharing nell’ambito del bando CIVITAS Destinations dell’Unione Europea sulla mobilità sostenibile;

inserito nel progetto di Ciclopista Tirrenica, protocollo di intesa tra Regione Toscana, i Comuni della Provincia di Livorno, il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, i Parchi della Val di Cornia e l’Autorità Portuale di Piombino, dell’Elba e di Livorno;

parte dell’itinerario culturale interregionale Le Vie dei Medici.  Iniziato come itinerario didattico accreditato UNESCO, il progetto Le Vie dei Medici, condiviso da Italia Nostra Toscana, è stato recepito da Toscana Promozione Turistica nel 2017, presentato alla BIT Borsa Internazionale del Turismo 2018, al WTE Salone Mondiale Unesco 2017 e all’Accademia di Francia a Villa Medici, selezionato dalla FEISCT.