Autore: <span>Cecilia</span>

Archeozoologia

Un doppio fiocco celeste alla Fondazione

La “famiglia” è cresciuta.. Diamo il benvenuto al piccolo Adriano, il bimbo della nostra Claudia Abatino!

👨‍👩‍👧‍👦In occasione della Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, la Fondazione Villa romana delle Grotte e Comune di Portoferraio ricordano che il parco archeologico è diventato Sito accreditato #UNICEF grazie alla creazione di una zona protetta per accogliere genitori e bambini in serenità e comodità.
💙Per la Fondazione l’iniziativa è motivo di particolare gioia, perché nata su ispirazione della recente maternità di ben due delle archeologhe incaricate della ricerca scientifica e scavi archeologici per il progetto #DREAMLand condotto dal Dipartimento di scienze storiche e dei beni culturali dell’Università degli Studi di Siena, con la collaborazione della Soprintendenza Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Provincie di Pisa e Livorno.

Si legge nel sito UNICEF:

“Allattare non è solo compito delle donne – perché funzioni davvero occorre una rete fatta da governi, famiglie, comunità locali, luoghi di lavoro e sistemi sanitari.”

Per saperne di più leggere questo articolo sulla sua inaugurazione, resa possibile grazie alle amiche del Club Soroptimist Isola d’Elba, agli amici di Recuperando Srl., con la collaborazione di Italia Nostra Arcipelago Toscano.

ARTICOLO INAUGURAZIONE BABY PIT STOP UNICEF 

 

La Giornata Mondiale dei diritti dei bambini si celebra il 20 novembre di ogni anno. La data scelta coincide con il giorno cui l’Assemblea generale ONU adottò la Dichiarazione dei diritti del fanciullo, nel 1959, e la Convenzione sui diritti del fanciullo, nel 1989.  Sono passati oltre 30 anni dall’adozione di quella convenzione che per la prima volta ha riconosciuto i bambini come aventi diritti civili, sociali, politici, culturali ed economici: la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Adottata nel 1989, l’Italia l’ha ratificata il 27 maggio 1991.

Insieme all’adozione della convenzione si celebra la Giornata Mondiale dei diritti dei bambini e delle bambine poiché è grazie all’adozione e ratifica di questo documento che in quasi tutti i Paesi del mondo i bambini non solo godono dei diritti fondamentali, ma sono protetti e tutelati.

@Soroptimist Isola d’Elba
Non categorizzato

Gli sponsor della Fondazione per il 2021

Come ogni anno, la Fondazione conferma l’alta qualità della sua attività e offerta culturale grazie alla generosa presenza di sponsor privati e contributi degli “Amici delle Grotte”, che va a complementare il finanziamento annuale del Comune di Portoferraio per la copertura delle spese di gestione e apertura del sito.

 

In particolare ringraziamo nuovamente l’archeologa berlinese Bettina Schwarz che, oltre ad avere già donato con la sua fondazione privata sufficienti fondi per finanziare sia la campagna di scavi in corso che l’attribuzione di ben tre assegni di ricerca dalla durata biennale, ha quest’anno finanziato anche il restauro e la messa in sicurezza di un mosaico riportato alla luce nella campagna di scavo 2020.

Ringraziamo Fabio, Chiara e Marco, fondatori e titolari di ACQUA DELL’ELBA, un’azienda leader in Italia e nel mondo che ha scelto di inserire una antica nave romana ritrovata proprio all’Elba nel proprio logo, per continuare a credere in noi.  Sono state ristampate anche quest’anno le nostre brochures, aggiornate con le ultime novità della App gratuita e trilingue per i visitatori.

 

A riprendere la tradizione delle cene offerte a tutti i ricercatori e studenti della campagna di scavo si è confermato il dott. Umberto Buzzoni, titolare del cantiere nautico ESAOM CESA Shipyard and Marina Isola d’Elba, offrendo una spettacolare cena direttamente sulle banchine di ormeggio presso il suo ristorante osteria Molo “G”.

La società dell’acqua FONTE NAPOLEONE, che imbottiglia direttamente alla sorgente acqua potabile che sgorga da una valle del Monte Capanne, nei pressi di Poggio, frazione di Marciana all’Isola, ha offerto le sue preziose bottiglie di acqua naturale e gassata a complemento di alcuni eventi pubblici organizzati alla Villa. In particolare la titolare Federica Preziosi ha offerto una preziosa riserva di bottiglie ai giovani archeologi per la campagna di scavo 2021, presentata alla conferenza stampa finale.

Il Club elbano delle SOROPTIMIST, con la presidente Rossella Celebrini e tante socie, con la collaborazione delle SOROPTIMIST TOSCANA, ha voluto condividere con la Fondazione un impegno speciale nel campo della protezione dell’infanzia, la creazione di un “angolo per l’allattamento e cura dei bebé” riconosciuto dall’UNICEF. Per assicurare il successo dell’ambizioso progetto si sono uniti il nostro generoso sponsor del progetto su Le Panchine di Tamare, la ditta RECUPERANDO, con la fornitura di arredamento di grande qualità e raffinatezza –  un tavolo in ferro battuto e una poltroncina in ferro battuto  ispirata alla famosa serra fiorentina “Tepidarium” del Giardino dell’Orticultura” Firenze 1880: le forme del manufatto ricordano il mix di archi della serra disegnata da Giacomo Roster –  e l’associazione culturale Italia Nostra Arcipelago Toscano.

 

 

In occasione e grazie all’allestimento di una scenografica mostra di grandi quadri tra le rovine del parco archeologico del pittore Luciano Regoli e la coreografia della pittrice Alessandra Allori, la Fondazione ha potuto creare e finanziare il primo allestimento in notturna della nostra storia.   I contributi della serata, offerti dal folto pubblico, hanno finanziato l’acquisto di tutto il materiale elettrico.  La particolare cena di degustazione di prodotti tipici del territorio, offerta dallo stesso pittore, ha contribuito al successo dell’iniziativa.  La collaborazione con il pittore Regoli si rinnova ogni anno, in occasione delle Notti dell’Archeologia della Regione Toscana.

 

 

 

MAB BIOSFERA UNESCO

Riserva Biosfera MAB UNESCO visita le Grotte

Comunicato della Riserva della Biosfera Isole di Toscana

All’Isola d’Elba il terzo meeting nazionale delle Riserve della Biosfera MAB UNESCO

Si terrà a Portoferraio (Isola d’Elba) al Centro Culturale De Laugier, dal 4 al 6 novembre 2021, il terzo Meeting Nazionale delle Riserve della Biosfera italiane UNESCO: l’appuntamento annuale di confronto convocato dal Ministero della Transizione Ecologica. L’incontro avrebbe dovuto tenersi nel 2020 nelle Isole di Toscana, ma a causa della pandemia era stato rinviato.

L’evento è particolarmente significativo nel 2021, anno in cui si celebrano i 50 anni della nascita del Programma Uomo e Biosfera dell’UNESCO. Il meeting sarà occasione per monitorare i progetti, i percorsi di crescita e le opportunità sviluppate nell’ambito della rete MAB UNESCO italiana, zone di pregio ambientale che rappresentano un modello di eccellenza nel rapporto equilibrato tra uomo e natura.

Siamo orgogliosi – dice il Presidente del Parco Nazionale Arcipelago Toscano, nonché Coordinatore della Riserva, Giampiero Sammuri – di essere stati scelti per organizzare il terzo meeting delle Riserve della Biosfera italiane, in occasione del cinquantesimo anniversario del programma MAB UNESCO, e di ricominciare in presenza dopo la pandemia proprio qui, nelle Isole di Toscana, all’Isola d’Elba. Sarà un piacere accogliere le 20 delegazioni e lavorare insieme per far crescere i progetti e le azioni per lo sviluppo sostenibile dei territori e delle comunità afferenti alle Riserve della Biosfera italiane”.

All’iniziativa hanno già confermato la partecipazione i rappresentanti di tutte le Riserve della Biosfera italiane, inclusa la nuova designazione in Italia che ha riconosciuto anche la Riserva della Biosfera del Monte Grappa, oltre ad esponenti del Ministero della Transizione Ecologica, del Comitato Nazionale Tecnico “Uomo e Biosfera” e della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO.

Le attività saranno articolate in gruppi di lavoro per lo scambio di buone pratiche legate alla gestione e alla comunicazione delle Riserve della Biosfera. Sarà un momento di incontro, confronto e scambio tra i delegati che lavorano ogni giorno per portare avanti i numerosi progetti.

La Riserva Isole di Toscana porterà il suo contributo mostrando alcune esperienze connesse allo sviluppo del turismo sostenibile, alla valorizzazione della ruralità sostenibile e delle produzioni tipiche, alla conservazione ambientale, alla divulgazione e alla educazione dei valori della Riserva della Biosfera. Saranno visitate la Villa Romana delle Grotte, in località San Giovanni, a Portoferraio, l’ Azienda Agricola Arrighi a Porto Azzurro, il Nat-Lab e la Mostra Roster presso il Forte Inglese, a Portoferraio, le Dune di Lacona e il relativo Centro di Educazione Ambientale, a Capoliveri. A fine evento gli ospiti avranno due ulteriori opportunità di visita; nel pomeriggio del sabato, il sistema museale di Cosmopoli, mentre nella mattinata di domenica è prevista un’escursione guidata alla Fortezza del Volterraio.

Dr.ssa Aurora Ciardelli
Ente Parco Nazionale Arcipelago Toscano
Segreteria organi Comunicazione Istituzionale
Addetto Stampa
Tel. 0565 919450

Cell.3312315504

e-mail: ciardelli@islepark.it
www.islepark.it

www.isoleditoscanamabunesco.it

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Cammino della Rada

Un premio dal Consiglio d’Europa

La Rotta dei Fenici e Iter Vitis, Itinerari Culturali del Consiglio d’Europa, hanno organizzato la prima edizione della “Rotta dei Fenici – Iter Vitis Awards”, premio internazionale sulle tematiche della cultura archeologica unita a quella del vino.

Tra i selezionati, la Giuria ha deciso di attribuire il premio, con la dedica alla “migliore iniziativa di valorizzazione innovativa e creativa realizzata da una Fondazione”, alla Fondazione Villa romana delle Grotte (Isola d’Elba, Tuscany) per le numerose attività realizzate nell’area archeologica, anche in collaborazione con la Rotta dei Fenici.

La Fondazione – spiega la presidente Cecilia Pacini – ringraziando il direttore Antonio Barone della Rotta dei Fenici e la sua assistente Sara Ferrari, ricorda il ruolo importante nel raggiungere questo traguardo di Laura Pagliantini, direttrice scientifica della Fondazione, degli archeologi del Prof. Franco Cambi dell’Università di Siena, del viticoltore elbano Antonio Arrighi con la  sperimentazione del “vino in anfora”. Il progetto di valorizzazione quindi, nato sulle tracce delle recenti scoperte alla Villa romana di San Marco a San Giovanni e continuate alla Villa romana delle Grotte, si è sviluppato in modo corale, avvalendosi anche della collaborazione dei soci dell’associazione culturale Italia Nostra Arcipelago Toscano, di Valter Giuliani e dei soci del Consorzio Elba Taste. È importante citare il fondamentale ruolo collaborativo e istituzionale che esiste tra la Fondazione, privata, e il Comune di Portoferraio, Assessorato alla Cultura – anch’esso membro della stessa Rotta dei Fenici Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa insieme con altri comuni elbani -e con la Soprintendenza SABP di Pisa e Livorno, grazie al funzionario responsabile per l’isola d’Elba l’archeologa Lorella Alderighi.

La Cerimonia di Consegna del Premio si è tenuta sabato 23 ottobre, a partire dalle ore 18, a Sambuca di Sicilia, nella sala convegni di Palazzo Panitteri – Centro di Interpretazione della Rotta dei Fenici, con il patrocinio dell’assessorato regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana.  Antonio Barone, Direttore della Rotta dei Fenici, ha consegnato il premio a Marino Garfagnoli, delegato anche del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e del Comune di Portoferraio.
Il premio è stato articolato in 18 categorie, allo scopo di sostenere e premiare iniziative e innovazione nel campo della valorizzazione del patrimonio culturale e vitivinicolo, della promozione di forme di turismo responsabile, creativo, esperienziale e sostenibile nei Paesi membri delle due reti internazionali, dall’Azerbaijan al Portogallo.  Il premio, inoltre, conta sulla collaborazione di numerosi partner tra cui l’Associazione Donne del Marmo, i Gruppi Archeologici d’Italia e il progetto Eni Cbc Med Crossdev.
Sono stati consegnati 18 Premi alle Amministrazioni locali (Comuni di Menfi, Sambuca di Sicilia, Otranto, San Bellino (RO), Parenzo (Croazia), agli uffici del turismo (Larnaka Tourism Board e Azerbaijan Tourism board); ad aziende (Shumy Winery – Georgia; Chateu Vartely (Moldavia) e Lefkadia Valley (Russia), a due Gal (Kroton – Calabria e Terra dei Messapi – Puglia), ad Associazioni (Musées Méditerranée – Francia, Inizjamed – Malta e Mosaic Centre Jericho – Palestina), alla Fondazione Villa romana di Portoferraio (Isola d’Elba), al Palestinian Heritage Trail, progetto di una intera comunità locale, alla rivista di turismo Plein Air, all’Università di Jaén e come personalità a Paolo Giulierini, Direttore del Mann Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Era presente all’iniziativa Giuliana De Francesco, Rappresentante del Ministero Italiano presso l’accordo parziale allargato sugli itinerari culturali del Consiglio d’Europa e Domenico Coco, Console in Italia dell’Azerbaijan. (ANSA).
Parlano di noi

Parlano di noi

Ringrazio Francesco Rubat Borel per questo bel servizio.

Prof. Franco Cambi

Qui di seguito l’articolo pubblicato su In Italia Magazine:

 

La Villa Romana delle Grotte, a Portoferraio, non era una villa. A dare l’inattesa notizia, nel corso di una conferenza stampa, è stato il professor Franco Cambi dell’Università di Siena, responsabile del progetto di indagine archeologica sui resti dell’edificio di epoca romana.

 

Il sito archeologico è stato oggetto di una campagna di scavi che ha portato alla luce tra le altre cose un mosaico, oggi in fase di restauro, risalente al I secolo d.C., ma nessuno si aspettava di scoprire che la celebre Villa Romana delle Grotte, in realtà, non era affatto una villa.

La scoperta: “questa non è una villa”

La terza campagna di scavi condotta presso l’area archeologica delle Grotte di Portoferraio, uno splendido esempio di edificio romano che sorgeva per un’estensione di circa due ettari a picco sul mare dell’Elba, ha portato alla luce molti dubbi ed una sola certezza: quella delle Grotte non è una villa.

Lo dice apertamente anche la t-shirt indossata dagli archeologi impegnati negli scavi, che riporta la battuta d’ispirazione magrittiana “Ceci n’est pas une villa” e che è possibile acquistare per sostenere la campagna di ricerca.

Come ha spiegato il professor Cambi “il complesso delle Grotte non è una Villa marittima romana, perché mancano ambienti residenziali tipici delle ville romane”. Al centro delle nuove indagini ci sarà lo studio dell’importante ruolo dell’acqua nell’architettura del complesso romano.

Acqua, acqua, acqua”, ripete il professor Cambi durante la conferenza stampa, introdotta dall’Assessore alla Cultura del Comune di Portoferraio Nadia Mazzei. “L’acqua ha avuto un ruolo fondamentale nell’architettura del complesso romano, per le terme, le tubature, tante piscine e giochi d’acqua, le grandi cisterne”, si legge nella nota pubblicata dalla Fondazione Villa romana delle Grotte, che dal 1994 si occupa della cura e della promozione dell’area.

Tra le importanti scoperte emerse nell’ultima campagna di scavi, l’evidenza che molto probabilmente il complesso delle Grotte ospitasse anche un santuario, come testimoniato dai tanti reperti rinvenuti nel tempo e conservati presso il Museo Archeologico della Linguella.

Il complesso delle Grotte

Il complesso delle Grotte è al centro del Sistema Museale dell’Arcipelago Toscano, e si crede che il nuovo slancio dato dalla recentissima ed inaspettata scoperta possa ripercuotersi in senso positivo su tutta l’area, un vero e proprio museo archeologico all’aria aperta che si snoda su sette isole, tra cui l’Elba, che ospitano ben 11 musei.

Gli imponenti resti di quella che si credeva sino ad oggi essere una grande villa romana del I secolo a.C. parlano apertamente della presenza di un importante impianto termale: l’ultima scoperta in tal senso è quella della pavimentazione a mosaico dell’apodyterium, lo spogliatoio, oggetto di una recentissima operazione di restauro ad opera della dottoressa Elena Funghini.

La “villa” delle Grotte apparteneva con ogni probabilità alla famiglia dei Valerii: venne costruita su un “podium” in parte naturale a partire dalla fine del I sec. a.C. e fu interessata da una ristrutturazione nel I sec. d.C., in tarda età augustea.

Deve il proprio nome al fatto che le grandi volte del podio su cui si innalzava la struttura ricordavano delle grotte ai navigatori che si avvicinavano via mare. La presenza di grandi villae maritimae è diffusa in tutte le isole dell’Arcipelago, molto noto sin dall’antichità in tutto il Mediterraneo per la posizione strategica delle isole e la ricchezza dei territori.

Molti aristocratici romani decisero di edificare in questa zona residenze estive per lo svago e per il riposo, lontane dagli impegni di Roma. Molte ville marittime, ed uno strano, ricco complesso la cui edificazione fu fortemente legata all’acqua e che da oggi non possiamo più chiamare villa. Si tratta, nelle parole del professor Cambi, di “qualcos’altro che rimane ancora da approfondire”.

 

 

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