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Edicola Elbana parla di noi

“Quando si muovono questi due da Siena, Franco Cambi e Laura Pagliantini, smuovono la terra e tranquilli che trovano qualcosa di prezioso.

Non è oro, è molto più importante, sono reperti, testimonianze della nostra storia, tesori lasciati a tutta la comunità, non solo quella elbana, di un valore culturale inestimabile e noi una qualche capatina ce l’abbiamo fatta e contiamo di farcela.”

L’Edicola Elbana ha ritrovato una bella foto nostra dell’inizio di queste ricerche più approfondite sulla Rada di Portoferraio nell’antichità, quando nacque e fu lanciato il progetto del Cammino della Rada, itinerario storico, naturalistico, culturale e turistico…

 

Parlano di noi

Ringrazio Francesco Rubat Borel per questo bel servizio.

Prof. Franco Cambi

Qui di seguito l’articolo pubblicato su In Italia Magazine:

 

La Villa Romana delle Grotte, a Portoferraio, non era una villa. A dare l’inattesa notizia, nel corso di una conferenza stampa, è stato il professor Franco Cambi dell’Università di Siena, responsabile del progetto di indagine archeologica sui resti dell’edificio di epoca romana.

 

Il sito archeologico è stato oggetto di una campagna di scavi che ha portato alla luce tra le altre cose un mosaico, oggi in fase di restauro, risalente al I secolo d.C., ma nessuno si aspettava di scoprire che la celebre Villa Romana delle Grotte, in realtà, non era affatto una villa.

La scoperta: “questa non è una villa”

La terza campagna di scavi condotta presso l’area archeologica delle Grotte di Portoferraio, uno splendido esempio di edificio romano che sorgeva per un’estensione di circa due ettari a picco sul mare dell’Elba, ha portato alla luce molti dubbi ed una sola certezza: quella delle Grotte non è una villa.

Lo dice apertamente anche la t-shirt indossata dagli archeologi impegnati negli scavi, che riporta la battuta d’ispirazione magrittiana “Ceci n’est pas une villa” e che è possibile acquistare per sostenere la campagna di ricerca.

Come ha spiegato il professor Cambi “il complesso delle Grotte non è una Villa marittima romana, perché mancano ambienti residenziali tipici delle ville romane”. Al centro delle nuove indagini ci sarà lo studio dell’importante ruolo dell’acqua nell’architettura del complesso romano.

Acqua, acqua, acqua”, ripete il professor Cambi durante la conferenza stampa, introdotta dall’Assessore alla Cultura del Comune di Portoferraio Nadia Mazzei. “L’acqua ha avuto un ruolo fondamentale nell’architettura del complesso romano, per le terme, le tubature, tante piscine e giochi d’acqua, le grandi cisterne”, si legge nella nota pubblicata dalla Fondazione Villa romana delle Grotte, che dal 1994 si occupa della cura e della promozione dell’area.

Tra le importanti scoperte emerse nell’ultima campagna di scavi, l’evidenza che molto probabilmente il complesso delle Grotte ospitasse anche un santuario, come testimoniato dai tanti reperti rinvenuti nel tempo e conservati presso il Museo Archeologico della Linguella.

Il complesso delle Grotte

Il complesso delle Grotte è al centro del Sistema Museale dell’Arcipelago Toscano, e si crede che il nuovo slancio dato dalla recentissima ed inaspettata scoperta possa ripercuotersi in senso positivo su tutta l’area, un vero e proprio museo archeologico all’aria aperta che si snoda su sette isole, tra cui l’Elba, che ospitano ben 11 musei.

Gli imponenti resti di quella che si credeva sino ad oggi essere una grande villa romana del I secolo a.C. parlano apertamente della presenza di un importante impianto termale: l’ultima scoperta in tal senso è quella della pavimentazione a mosaico dell’apodyterium, lo spogliatoio, oggetto di una recentissima operazione di restauro ad opera della dottoressa Elena Funghini.

La “villa” delle Grotte apparteneva con ogni probabilità alla famiglia dei Valerii: venne costruita su un “podium” in parte naturale a partire dalla fine del I sec. a.C. e fu interessata da una ristrutturazione nel I sec. d.C., in tarda età augustea.

Deve il proprio nome al fatto che le grandi volte del podio su cui si innalzava la struttura ricordavano delle grotte ai navigatori che si avvicinavano via mare. La presenza di grandi villae maritimae è diffusa in tutte le isole dell’Arcipelago, molto noto sin dall’antichità in tutto il Mediterraneo per la posizione strategica delle isole e la ricchezza dei territori.

Molti aristocratici romani decisero di edificare in questa zona residenze estive per lo svago e per il riposo, lontane dagli impegni di Roma. Molte ville marittime, ed uno strano, ricco complesso la cui edificazione fu fortemente legata all’acqua e che da oggi non possiamo più chiamare villa. Si tratta, nelle parole del professor Cambi, di “qualcos’altro che rimane ancora da approfondire”.

 

 

Le nostre panchine a Marciana

La Fondazione Villa romana delle Grotte è invitata a presentare un suo progetto in un laboratorio-seminario all’isola d’Elba organizzato dal Comune di Marciana, nel cuore del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, intitolato “Guardare al Paesaggio – Incontri tra Visionari”, che si terrà lunedì 19 ottobre dalle 10,30 alle 17,30 presso la Collegiata di San Sebastiano.

Il progetto che la Fondazione presenterà si chiama “Le Panchine di Tamara. La nostra rada, tra meraviglia amore e tutela, nato su proposta dell’associazione culturale Italia Nostra Sezione Arcipelago Toscano nel 2015.  Otto semplici panchine, di proprietà di Italia Nostra ma offerte in comodato gratuito alla Fondazione, rispecchiano in pieno il tema del seminario, perché, con la sobrietà della loro forma e la loro posizione strategica sul meraviglioso golfo di Portoferraio, sono la chiave per  comprendere come guardare, come vedere il paesaggio che le circonda, aprono la chiave alle interpretazioni che ognuno di noi sente inconsciamente, ce ne spiega il percorso, in un viaggio sorprendente alla scoperta di noi stessi e di come pensiamo che sia il paesaggio che conosciamo di più, o che amiamo di più.  

Il progetto delle Panchine è stato inaugurato il 23 luglio 2016 grazie all’aiuto di tanti amici della Rada di Portoferraio, al generoso sponsor Recuperando Srl. con Malvina e Giorgio Frilli, all’arch. paesaggista ed elbano adottivo Paolo Pejrone, che ha presenziato alla nascita di un nuovo parco per tutti, nel parco archeologico, realizzato con la imprescindibile collaborazione del Comune di Portoferraio.  In questi ultimi anni nuove donazioni hanno permesso di aggiungere nuove panchine.  La raccolta rimane aperta.

L’iniziativa rappresenta la seconda edizione di una proposta regionale di Italia Nostra Toscana intitolata “Guardare al Paesaggio – Incontri tra Visionari”.  La prima, con lo stesso titolo, si è svolta nel 2016. 

Un dialogo a più voci, non solo teorico ma anche pratico, per i crediti formativi per Architetti dell’Ordine Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori Provincia di Livorno.

“Il paesaggio toscano e quello elbano in particolare, sono un patrimonio straordinario, stratificato nei secoli, un bene comune che va tutelato e salvaguardato ma anche vissuto con intelligenza e attenzione.

Per questo abbiamo organizzato questo incontro esperienziale con architetti, urbanisti, fotografi, musicisti, ambientalisti, ecologisti, optometristi esperti della visione. Vogliamo approfondire e discutere alcuni aspetti del paesaggio e le problematiche ad esso legate, in una visione che sia aperta, multidisciplinare e propositiva.

Incontreremo sia chi progetta il paesaggio sia chi lo tutela con amore e talvolta con rabbia, ma anche chi semplicemente lo vive o ne usufruisce come fonte di ispirazione o rigenerazione, interagendo con esso o traducendolo con suoni o parole, come il poeta, il musicista, lo scrittore. Un optometrista ci introdurrà a scoprire e sperimentare alcuni dei meccanismi ottici e fisici, ma anche psicologici, della visione per una sempre necessaria riflessione sulla percezione. Ci accompagnerà anche una riflessione sulla fotografia in particolare sulla scuola italiana di fotografia che, per l’attenzione che ha riservato al territorio italiano, ha contribuito alla modifica della sua rappresentazione e perché i temi della visione e della percezione che sono alla base della ricerca artistica dei suoi componenti e anche del nostro intervento”. 
Andrea Abati DryPhoto
www.dryphoto.it 

 
Qui di seguito si riporta il comunicato stampa del Comune di Marciana.

Tiziana Pisani
Staff del Sindaco
Comune di Marciana
(Provincia di Livorno)
via Santa Croce 34
57030 Marciana
Tel. 0565 901215
staffsindaco@comune.marciana.li.it
www.comune.marciana.li.it

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