Categoria: <span>Cammino della Rada</span>

Perché DREAMLAND?

È nata una nuova sezione nel menu del sito ufficiale della Fondazione Villa romana delle Grotte, intitolata

Discovering Roman Elba And Maritime LANDscapes

L’ interessante titolo dà origine a un acronimo che è anticipazione di speranze e grandi progetti: D.R.E.A.M. LAND.  Vi invitiamo a consultarlo e a cercarci, mentre attendiamo fiduciosi una tregua dalla pandemia che ci costringe a rallentare le attività con il pubblico.

Insieme con gli sviluppi delle attività di ricerca nella Rada di Portoferraio, in particolare con gli scavi alla Villa romana di San Marco a San Giovanni e alla Villa romana delle Grotte, la nuova “finestra” nel menu del sito cercherà di offrire qualche aggiornamento.  Infatti, chiusura del parco archeologico non significa che le attività culturali sono ferme, ma solamente ritardate, o semplicemente ancora non pubblicizzate e condivise.

Il sito della Villa delle Grotte, di pari passo con la nostra pagina Facebook, tenta quindi di compensare la distanza con gli assidui frequentatori dei nostri siti archeologici, amici ormai affezionati che hanno seguito le tante novità in questi ultimi cinque anni della nuova gestione, che ha visto il Comune di Portoferraio partecipare attivamente.

The DreamLAND Project nasce nel 2019 con l’obiettivo di dare nuova vita alla ricerca archeologica nell’Isola d’Elba, in particolare per il periodo romano, a partire da quello straordinario monumento archeologico rappresentato dalla Villa romana delle Grotte. La villa, già scavata da Giorgio Monaco a cavallo tra gli anni ’60 e ’80 del secolo scorso, sta conoscendo una rinnovata stagione di studi, grazie alla collaborazione tra la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Pisa e Livorno, il Comune di Portoferraio, La Fondazione della Villa delle Grotte e il Dipartimento di Scienze Storiche e dei beni Culturali dell’Università di Siena.

Oltre alla ripresa delle campagne archeologiche, il progetto mira ad una completa elaborazione digitale dei dati raccolti, in stretta collaborazione con gli studenti, secondo quelle linee didattiche, di sviluppo delle professionalità e di ricerca che sono alla base del progetto portato avanti dall’Università e dalla Fondazione.   Il progetto DREAMLAND è parzialmente finanziato dalla Regione Toscana e cofinanziato ancora una volta dalla fondazione tedesca Wissenschaftsfcirderungs gGmbH.

1. Il primo obiettivo della ricerca è lo sviluppo di un Database geografico (GIS), per tutta la rada di Portoferraio e dell’isola d’Elba, con al centro, fisicamente e idealmente la Villa romana delle Grotte, che sia pubblico e consultabile per chi voglia approcciarsi alla storia dell’isola. Tale database geografico, fino a questo momento inesistente, è uno strumento essenziale per gestire i dati archeologici e paesaggistici in chiave di tutela e valorizzazione, ma rappresentano anche un momento essenziale per le fasi della ricerca.

 

MAPping Elba PROJECT – il database è consultabile qui alla pagina dedicata: MAPE Project)

2. La seconda linea di ricerca è rappresentata dall’elaborazione di modelli tridimensionali della Villa romana delle Grotte, con l’obiettivo di ‘visualizzare’ le strutture antiche in chiave di ricerca, per lo studio degli accessi, i salti di quota e le funzioni degli ambienti, ma anche per meglio capire i rapporti tra le diverse strutture murarie e le loro tecniche costruttive. Di pari passo agli obiettivi di ricerca la modellazione tridimensionale è funzionale agli scopi finali del progetto, che prevedono una nuova musealizzazione e valorizzazione del sito, in cui la realtà aumentata e virtuale giocano un ruolo primario per una più fluida fruizione e comprensione del monumento. A tal fine nel 2019 è stata avviata una collaborazione con il Laboratorio di Architettura dell’Università di Firenze (DIDA), che durante la campagna di scavo ha proceduto al rilievo non invasivo dell’intero complesso delle Grotte, utilizzando un laser scanner ad alta risoluzione.

 

Vista tridimensionale della zona termale (elaborazione DIDA Firenze)

3. Un ulteriore sviluppo delle potenzialità di questo progetto ha portato alla recente adesione alla CETS, la Carta Europea del Turismo Sostenibile, metodo per promuovere il turismo sostenibile e per favorire una maggiore integrazione e collaborazione con tutti i soggetti interessati.

Come spiega il sito di Federparchi, “La CETS viene assegnata da Europarc Federation. In Italia, la metodologia CETS è promossa da Federparchi che cerca di coinvolgere gli Enti gestori nell’acquisizione, nel monitoraggio e nel mantenimento di questo prestigioso riconoscimento.  Nonostante il parco archeologico delle Grotte non sia all’interno del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, con la CETS i parchi diventano “laboratori di buone pratiche” legate alla sostenibilità, luoghi nei quali sperimentare progetti innovativi che possono costituire un modello anche al di fuori del perimetro del territorio tutelato.”

 

Il Progetto CETS no.32 delle Grotte

CETS, Carta Europea del Turismo Sostenibile

Piano di Azione per il Turismo Sostenibile 2021 – 2025 del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano

 

La Fondazione Villa romana delle Grotte ha aderito alla CETS, la Carta Europea del Turismo Sostenibile, certificazione con durata quinquennale. Il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano è stato chiamato a rinnovare questo prestigioso riconoscimento per il periodo 2021- 2025, capitalizzando le esperienze maturate a partire dal 2015.

La CETS è un metodo di governance partecipata per promuovere il turismo sostenibile e  favorire

una maggiore integrazione e collaborazione con tutti i soggetti interessati nelle aree protette. Con la CETS i parchi diventano, quindi, “laboratori di buone pratiche” legate alla sostenibilità, luoghi nei quali sperimentare progetti innovativi che possono costituire un modello anche al di fuori del perimetro del territorio tutelato.

Non è la prima volta che la Fondazione Villa romana delle Grotte partecipa: nel quinquennio precedente ha partecipato al CETS denominato “Cammino della Rada”, se pure non singolarmente, ma coralmente, in rete con altre istituzioni e associazioni.   Il progetto proposto quest’anno, e successivamente approvato, si intitola DREAMLand e si riferisce al Tema Chiave no. 4: “Garantire a tutti i visitatori un’accessibilità sicura, servizi di qualità ed esperienze peculiari dell’area protetta”.

Il processo partecipato della CETS e gli obiettivi progettuali individuati nel contesto delle politiche turistiche andranno a costituire anche uno dei filoni portanti del redigendo Piano di Gestione della Riserva della Biosfera “Isole di Toscana” di cui al Programma MAB (Man and the biosphere) dell’UNESCO. La CETS viene assegnata da Europarc Federation.

Ecco l’intestazione della nostra Scheda d’Azione No.32 per il periodo 2021-2023:

Titolo

DREAMLAND – DISCOVERING ROMAN ELBA AND MARITIME LANDSCAPE

Soggetto realizzatore

Fondazione Villa romana delle Grotte

Tema Chiave

CETS

4. Garantire, a tutti i visitatori, un’accessibilità sicura, servizi di qualità ed esperienze peculiari dell’area protetta.

b) Migliorare la qualità delle strutture e dei servizi per i visitatori.

Asse strategico

Differenziare l’offerta

Obiettivo da

raggiungere

Favorire l’imprenditorialità giovanile ed una economia, non alternativa e complementare al turismo estivo, ma fondata su una nuova mentalità nella gestione e valorizzazione di un nuovo centro che ancora non esiste, ma che vorremmo contribuire a creare proponendo un caso particolare.

 

 

In Italia, la metodologia CETS è promossa da Federparchi che cerca di coinvolgere gli Enti gestori nell'acquisizione, nel monitoraggio e nel mantenimento di questo prestigioso riconoscimento. Europarc Federation verifica e certifica che le aree protette che ambiscono a questo riconoscimento abbiano effettivamente implementato processi partecipativi inclusivi e trasparenti e che quindi abbiano condiviso un piano d'azione di turismo sostenibile con i diversi attori oltre al parco interessato (istituzioni locali, operatori del settore, associazioni di categoria).  Dopo l'ottenimento della Fase 1 da parte delle aree protette, la Carta si sviluppa con la Fase 2, indirizzata agli stakeholders del territorio, e la Fase 3 per i tour operator.

 

 Per saperne di più consultare il sito del Parco:  CETS NEL SITO PNAT

Per chi non ha preso parte alla riunione del 4 febbraio o non ha potuto seguire la diretta della Riunione Plenaria del 25 marzo 2021, ne proponiamo la registrazione:

 Audiovideo_Completo.mp4

PROGRAMMA DEL 5 APRILE 2021

16:30 – 16:50  Saluti istituzionali  Presidente Giampiero Sammuri

                        Assessore al Turismo Regione Toscana  Leonardo Marras

                        Direttore Generale per il Patrimonio Naturalistico Ministero della Transizione Ecologica  Antonio Maturani

16:50 – 17:10  Risultati e monitoraggio del Piano di Azione 2016-2020   Giovanna Amorosi.
 17:10 – 17.20 Il percorso realizzato dal PNAT per la rivalidazione della Fase 1 della CETS   Direttore Maurizio Burlando
 17:20 – 17.35 Condivisione  delle azioni del nuovo Piano di Azione 2021-2025  Luca Dalla Libera
 17.35 – 17:50 Approvazione digitale da parte dei partecipanti del nuovo Piano di Azione 2021-2025, sottoscrizione digitale della scheda, indicazione digitale  delle priorità
 17.50 – 18.00 L’implementazione della fase 2 della CETS  Vice Presidente Stefano Feri

18:00 – 18:15 Presentazione del disciplinare e del sistema di adesione della CETS fase 2 e approvazione digitale  Giacomo Munegato
 18:15 – 18:30 Conclusioni (Presidente e Vice Presidente)

PER ACCEDERE a tutte le Schede CETS cliccare questo link

Il nostro programma culturale 2021

Programma culturale Calendario 2021

Fondazione Villa romana delle Grotte

Dicembre 2020

 

In attesa di comprendere quali siano le misure che saranno contenute nei prossimi Dpcm della primavera e dopo Pasqua, chi lavora nell’ambito della ricerca, della tutela e della valorizzazione dei Beni Culturali continua a lavorare, progettare e programmare.

La Fondazione Villa romana delle Grotte non ha mai smesso di supportare le attività di ricerca al fine di migliorare la fruizione del parco archeologico e si avvale del sostegno della Fondazione Wissenschaftförderung GmbH, della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Pisa e Livorno, del gruppo di ricerca Aithale con i ricercatori dell’Università di Siena coordinati dal Prof. Franco Cambi,  dell’Associazione Archeologia Diffusa.

Opera congiuntamente con l’Assessore alla Cultura del Comune di Portoferraio Drssa Nadia Mazzei, coadiuvata dalla partecipata Cosimo de’ Medici Srl., e con il Parco Nazionale Arcipelago Toscano. Conta inoltre per il quinto anno consecutivo sulla collaborazione di Italia Nostra e di molte altre associazioni culturali dell’isola.

La speranza è che presto tutti possano tornare a godere delle bellezze del proprio patrimonio culturale. Dallo scorso novembre avevamo preparato questo programma, tenendolo pronto nella speranza del miglioramento della pandemia. Noi siamo pronti a ripartire, rispettando le misure che verranno adottate e garantendo la massima sicurezza ai visitatori, con un fitto programma di eventi ed incontri culturali a partire dal prossimo aprile.

PER  LA VISITA ALLA VILLA CONGIUNTA CON LA  FORTEZZA DEL VOLTERRAIO – Informazioni e Prenotazioni c/o INFOPARK

 

Sabato 10 aprile 2021 – Un giorno da archeozoologo ore 15:00 (Annullato per normativa COVID)

Mercoledì 21 aprile 2021 – Passeggiando con Aurelia. Racconti e suggestioni della domina romana ore 15:00  (Annullato per normativa COVID)

Sabato 24 aprile 2021 – Raccontami una Storia ore 15:00  (Annullato per normativa COVID)

Sabato 1 maggio ore 15:00 CONFERMATA ORE 15:00 – visita guidata della Villa e del sito del Volterraio, organizzata dal Parco Nazionale Arcipelago Toscano. Info e prenotazioni c/o InfoPark

Sabato 8 maggio 2021 – L’artigianato al tempo dei romani ore 15:00

Sabato 15 maggio 2021 – Piccoli artigiani in azione! Ore 17:00

Martedì 18 maggio 2021 – La Villa delle Grotte con l’archeologo ore 18:00

Sabato 22 maggio 2021 – Un giorno da archeozoologo ore 17:00

Sabato 29 maggio 2021 – Passeggiando con Aurelia. Racconti e suggestioni della domina romana ore 18:00

Mercoledì 2 giugno ore 16:00  visita guidata della villa e del sito del Volterraio, organizzata dal Parco Nazionale Arcipelago Toscano

Domenica 6 giugno 2021 – Raccontami una Storia ore 16:00

Sabato 12 giugno 2021 – L’artigianato al tempo dei romani ore 18:30

Venerdì 18 giugno 2021 – Visita guidata al tramonto con l’archeologo. Ore 19:30 (in occasione delle Giornate Europee dell’Archeologia)

Sabato 19 giugno 2021 – Piccoli artigiani in azione! Ore 18:30 (in occasione delle Giornate Europee dell’Archeologia)

Sabato 26 giugno 2021 – Un giorno da archeozoologo ore 18:30

Domenica 27 giugno 2021 – Inaugurazione Angolo Bebè con Soroptimist e UNICEF ore 18:00

Mercoledì 14 luglio ore 17:00 visita guidata della villa e del sito del Volterraio, organizzata dal Parco Nazionale Arcipelago Toscano

Giovedì 29 luglio ore 17:00 visita guidata della villa e del sito del Volterraio, organizzata dal Parco Nazionale Arcipelago Toscano

Mercoledì 1 settembre ore 16:00 visita guidata della villa e del sito del Volterraio, organizzata dal Parco Nazionale Arcipelago Toscano

Mercoledì 8 settembre ore 16:00 visita guidata della villa e del sito del Volterraio, organizzata dal Parco Nazionale Arcipelago Toscano

Domenica 19 settembre 2021 – La Villa delle Grotte con l’archeologo ore 16:00

Lunedì 27 settembre 2021 – Passeggiando con Aurelia. Racconti e suggestioni della domina romana ore 16:00

Sabato 16 ottobre ore 15:00 visita guidata della villa e del sito del Volterraio, organizzata dal Parco Nazionale Arcipelago Toscano

Domenica 19 dicembre ore 15:00 visita guidata della villa e del sito del Volterraio, organizzata dal Parco Nazionale Arcipelago Toscano

 

Altre occasioni di incontro saranno programmate con l’area archeologica e Museo della Linguella, nell’ambito delle attività culturali del Comune di Portoferraio. Eventuali variazioni del programma, congiuntamente agli eventi del Sistema museale del Comune di Portoferraio – Assessorato alla Cultura, saranno eseguite per adeguarci alle norme che entreranno in vigore per contrastare la diffusione del virus SARS-CoV-2. Vi invitiamo, pertanto, a consultare il sito internet www.villaromanalegrotte.it, la nostra pagina Facebook, il sito di VisitElba, della Cosimo de’ Medici Srl, della Proloco di Portoferraio, per conoscere i dettagli riguardo ciascun evento e per essere sempre aggiornati sulle modifiche che riguarderanno il calendario degli incontri culturali.

 

Rotta dei Fenici – Consiglio d’Europa

* Abbiamo ricevuto e volentieri pubblichiamo il seguente invito. La Fondazione Villa romana delle Grotte è membro della Rotta dei Fenici Itinerario Culturale del Consiglio d'Europa dal settembre 2017.

 

 

2020 Euro-Mediterranean Dialogue on the Phoenicians’ Route

International General Assembly

Starting again from the heritage to follow the route

 

 

The General Assembly 2020 of the Phoenicians’ Route
will take place on the virtual platform
 ZOOM.

Dear Members of the Phoenicians’ Route *, dear Friends,

We hope this email finds you well.

Given the news and restrictions related to COVID-19, we are forced to review the form of our 2020 General Assembly which was scheduled for November 11 to 14 in Malta.

In agreement with our partners in Malta, we have decided to hold the 2020 General Assembly virtually on November, 12th – h. 10.00 am – 12.30 pm. Working language: English.

Agenda
h. 10.00 Opening Remarks and Institutional Greetings
(President of the Phoenicians’ Route, EICR Director and EPA Executive Secretary, Vice-President of the Congress of Local and Regional Authorities CoE, Director for Europe at UNWTO)
h. 10.15   Annual Report of the Director of the Phoenicians’ Route
h. 10.30  Fab Routes Erasmus+ Project: Alessia Mariotti, CAST Rimini – Bologna University
h. 10.35  International University Network: an opportunity for the Phoenicians’ Route: Paolo Ponzio, Coordinator of the International Scientific Committee
h. 10.45  Mediterranean Museum Network – MeMuNet: 2020-2021 projects. Paolo Giulierini and Marialucia Giacco – MANN, Eleonora Sandrelli, Coordinator
h. 10.55  For an Underwater Archeology Network in the Phoenicians’ Route: Valeria Li Vigni, Superintendence of the Sea of the Sicily Region
h. 11.00  Speeches of National and Transversal Networks
h. 12.00  The collaboration agreement with the Phoenicians’ Route, from the Mediterranean to the Americas: Sergio Rodrìguez, President and Veronica Gomez, Director – ISTO America
h. 12.10   Melqart Award 2020. Award ceremony and appointment of honorary titles.
Proposal for a Phoenicians’ Route – Iter Vitis Award
Emanuela Panke, President of Iter Vitis – Les Chemins de la Vigne – Cultural Route of the Council of Europe
h. 12.20 Designation of the President of the Phoenicians’ Route 2021-2022. Closing of the 2020 General Assembly

We will use the zoom platform, which we have already tested during other meetings. To confirm your participation, send an email to info@fenici.net, then we will send you the link to join the meeting.

We thank you in advance for your understanding and we count on your active participation in this special edition of our General Assembly!

 


		

Estate di San Martino alle Grotte

La Villa delle Grotte, perla anche in autunno lungo il cammino della Rada

 

Immagini di una anticipata e prolungata estate di San Martino dal promontorio delle Grotte

di Antonello Marchese*

In autunno e nel periodo invernale – primaverile –  periodi quasi contapposti al momento più arido, se vogliamo, dell’estate –  il parco della villa romana delle Grotte presenta degli insospettati aspetti naturalistici oltre a quelli paesaggistici e storici già ben noti. Si potrebbe quasi paragonare oggi  il luogo a un grande giardino all’inglese, o paesaggistico, quel tipo di spazio verde dove l’uomo rende omaggio alla Natura adattandosi ad essa senza imporle il proprio ordine: dove la Natura viene lasciata correre libera gli elementi naturali allo stato spontaneo danno il meglio di sé.  Soprattutto con il nuovo itinerario più ampio che permettere di scendere al livello delle sostruzioni inferiori, il visitatore entra in contatto con la realtà vegetale più movimentata dalla macchia e dagli arbusti del promontorio occupato dei ruderi della grande villa residenziale romana. Come nei veri giardini all’Inglese sono rispettati i grandi alberi: in questo caso si tratta degli olivi secolari della bella oliveta storica che lambisce il lato sudoccidentale del rilievo, con alcune delle più vecchie piante isolane. E soprattutto, come in quel tipo di giardino creato in Inghilterra nel settecento sotto l’influsso romantico, sono presenti le rovine … elemento caratterizzante di quella particolare forma di conduzione del paesaggio –  E che rovine potrei aggiungere, con l’elegante abbinarsi del chiaro del calcare con il verde del serpentino.

Non bisogna dimenticare che la Natura deve aver più volte ricoperto con il suo manto vegetale la collina delle Grotte, anche in maniera piuttosto invadente, contendendosi il territorio con l’uomo, che probabilmente nei secoli successivi all’abbandono avrà anche cercato di trarre qualche vantaggio dall’uso agricolo del suolo.  Oggi la zona degli scavi archeologici viene mantenuta libera da vegetazione arborea ed arbustiva per ovvi motivi di percorribilità e di conservazione. Adesso è il prato spontaneo ad occupare il pianoro superiore e i percorsi per la visita del complesso archeologico. Questo viene sfalciato regolarmente, ma con ritmi lenti e tale  pratica non impedisce l’insediamento di una grande varietà di essenze erbacee spontanee che a seconda delle stagioni si ammantano delle fioriture stagionali: a fine inverno e inizio della primavera troviamo le margheritine (Bellis perennis), la borragine, la salvia dei prati, la calendula. In autunno ancora la salvia dei prati, il dente di leone, l’alisso odoroso che permane per tutto la stagione con i suoi cuscinetti fioriti di bianco, allargati e profumati.

Pochi anni or sono alcuni arbusti e alberi  furono inseriti lungo l’accesso principale ai ruderi, essenze appartenti alle specie tipiche del verde della classicità e del nostro paesaggio: tra essi cipressi, platani, oleandri, olmi che in queste giornate di una dilazionata estate di San Martino si animano con la vita alata della stagione: codirossi spazzacamino, fringuelli, pettirossi, si muovon tra le fronde prodigandosi in concerti che innaggiano alla mitezza di del clima.  Nei prato fiorito volano diverse specie di farfalle, sui rosmarini in fiore lavorano instancabili le api, nonostante tutte le angherie che l’uomo moderno, più o meno consapeviolmente riserva per i laboriosi insetti simbolo della nostra isola.

La villa

Anche se conosciuta e descritta da eruditi e viaggiatori sin dal 18° secolo, la villa delle Grotte è stata indagata solo parzialmente dagli  scavi della Sovrintendenza.  In passato alcuni dei vecchi autori che ci parlano del sito si  erano appoggiati addirittura ad una serie di leggende create da tale Celetuso Goto, un falsificatore di notizie storiche che si inventò un gran numero di fandonie. Per spiegare l’origine del nome “Elba” tale Celeteuso la collegò con l’Albania e con una mitica regina di nome Alba, vissuta in un imprecisato periodo dell’antichità e proprietaria proprio alle grotte di una sontuosa residenza.

Tornando alle cose concrete le campagne di scavo, che hanno permesso un esame più approfondito della villa delle Grotte, hanno invece avuto luogo tra il 1960 e il 1972 sotto le cure di Giorgio Monaco e hanno consentito di individuare l’assetto complessivo della villa e il rinvenimento di svariati materiali permettendo una datazione delle struttura. La residenza sarebbe stata in uso dalla fine del I secolo a.C. alla fine del primo secolo  dopo Cristo. Recenti indagini, svolte soprattutto presso la villa rustica rinvenuta pochi anni or sono nella piana di San Giovanni indicherebbero la proprietà della Famiglia dei Valeri. La struttura, la più sfarzosa e monumentale sul promontorio, contrapposta alla vecchia “fattoria” del piano, era circondata da un ampio giardino aveva un orientamento finalizzato al godimento del panorama sul mare e sull’antistante penisola, l’odierna Portoferraio, abitata già in epoca romana. L’edificio doveva avere forme architettoniche compatte: la parte situata sul pianoro della collina aveva fini residenziali,  mentre le sostruzioni fungevano da ambienti di servizio.

Al centro del complesso erano un giardino e una piscina, circondati da un portico colonnato, delimitato a Nord, all’esterno sul lato che guarda verso Portoferraio, da uno spazio aperto sempre allestito a giardino.  La casa era riccamente decorata nel classico stile dell’epoca con affreschi, lastre di terracotta a rilievo, pavimenti a mosaico e marmi. Le mura, tuttora visibili in parte, furono realizzate con il tipico opus reticolatum utilizzando rocce verdi ofiolitiche (serpentino) e calcare  locale grigio.

Ville e Giardini: i romani dominavano anche sulla Natura …

La  predisposizione turistica dell’Elba non è affatto cosa nuova. Già nel periodo romano c’era chi si recava all’isola giusto per goderne il buon clima e la spettacolarità dei paesaggi. Era stato eliminato il pericolo dei pirati, e i romani erano padroni del Mediterraneo. Come ricordato, quasi tutte le isole dell’Arcipelago Toscano ospitarono allora sontuose ville residenziali collocate in posizioni panoramiche. All’Elba sono state trovate le rovine di ben tre strutture, maestose per dimensioni e per collocazione. Sicuramente i  proprietari  non si potevano far mancare tutte le comodità e i piaceri di una villa in campagna, e tra questi, la presenza di piscine e giardini ricchi e spettacolari. Il giardino romano è celebrato per eccellenza a Pompei, dove, eliminata la coltre di cenere e lapilli che nel 79 d.C. ha seppellito in pochi attimi la cittadina vesuviana, è stato possibile ricostruire gli scenari, e addirittura con l’esame dei pollini e delle radici carbonizzate, si è potuto risalire ai tipi di vegetazione presente.

Anche da noi, alla Villa delle  Grotte, è stata documentat la cura allora riservata al verde e ai fiori. In prossimità dei ruderi, in quello che doveva essere il giardino di accesso al complesso, durante gli scavi sono state rinvenute le Ollae Perforate, quei vasetti con un buco alla base per la coltivazione delle piante da fiore, oppure con un foro centrale e tre laterali per la propagazione delle essenze con il metodo della margotta. I giardini interni alle abitazioni dei romani erano in genere prossimi all’atrium, un cortile a cielo aperto dove si trovava un Hortus Conclusus, in un primo tempo impiegato per la coltivazione di ortaggi e piante aromatiche utili, e successivamente, magari dopo l’arricchimento della famiglia, trasformato in giardino di piacere. Alle Grotte, residenza sfarzosa, lo spazio destinato al verde era diviso in tre settori: l’Hortus centrale attraversato da una piscina e circondato dal colonnato (peristylium), un settore laterale, che corrisponde più o meno all’ampio piazzale di accesso ai ruderi, e un terrazzamento  arricchito con ninfeo, sul lato mare della struttura. All’interno di questi spazi si trovavano in maniera ordinata da un disegno ben preciso – ai romani piaceva dominare sulla natura- le essenze classiche del tempo: lauro, olivo, mirto, oleandro, cipresso, platano, palme, melograni, meli, altri alberi da frutta e addirittura limoni. Fra le essenze aromatiche si ricorda l’anice, la lavanda, il timo, il rosmarino. Le piante da fiore erano per lo più rose e altre essenze scelte fra quelle che crescevano spontaneamente: il garofano selvatico, la margherita, la viola, il papavero  e  la pervinca.  Erano prevalenti le piante sempreverdi in modo che si potesse giocare con le diverse tonalità e che si potesse dare determinate forme agli alberi e ai cespugli tramite l’ars topiaria,  la tecnica dello scolpire fattezze nel verde tramite una sapiente potatura.

 (Antonello Marchese)

 

* Guida ufficiale del Parco Nazionale Arcipelago Toscano e Fotografo Naturalistico. Collabora con la Fondazione da anni.  Socio di Italia Nostra Arcipelago Toscano.

 

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