Autore: <span>Cecilia</span>

Guide turistiche ambientali Parco

Orari e aperture per il 2020

Il Comune di Portoferraio, Assessorato alla Cultura, con la sua adesione alla Fondazione Villa romana delle Grotte iniziata nel 2016, conferma anche quest’anno la presenza del parco archeologico nel suo circuito civico museale.

La Villa delle Grotte, che si trova nel comune di Portoferraio, nell’isola d’Elba, rappresenta una delle testimonianze archeologiche di epoca romana più importanti dell’isola; si tratta di una grande residenza signorile edificata in età augustea (fine I secolo a.C.), posizionata in un’area estremamente panoramica e suggestiva. Il suo complesso, i cui resti sono ancora oggi ben conservati, è formato da un grande quartiere residenziale circondato da giardini, da edifici termali e da una cisterna sotterranea.

Nadia Mazzei, Assessore al Turismo, alla Cultura e alle Politiche Giovanili

Comune di Portoferraio

ORARI E APERTURE ANNO 2020

Nel periodo estivo 2020 il parco archeologico della Villa romana delle Grotte sarà aperto tutti i giorni dal martedi al sabato 17:00-20:00.

È aperto tutto l’anno in altri orari e altri giorni della settimana su prenotazione per privati e gruppi e in concomitanza di eventi e manifestazioni.

È possibile organizzare ed accogliere visite guidate, itinerari didattici e eventi privati. 

L’accesso e le attività alla Villa sono organizzati nel rispetto della normativa COVID-19.  Gli ampi spazi del Parco e la sua accessibilità da un largo cancello permettono l’entrata e uscita degli ospiti in modo sicuro.

Quest’anno un giovane stagista di un istituto elbano accoglierà i visitatori offrendo un benvenuto speciale, grazie a corsi di aggiornamento offerti dalla Fondazione stessa.  Ritroverete spesso anche archeologi del Gruppo Aithale e dell’Università di Siena del prof. Franco Cambi, in particolare la direttrice scientifica della Fondazione Laura Pagliantini, Edoardo Vanni e Claudia Ambrosino, all’Elba per la prima volta.

Per luglio e agosto la Villa ha aderito alla manifestazione regionale Le Notti dell’Archeologia con il Comune di Portoferraio.   Il calendario è pubblicato sul sito e i social del Comune di Portoferraio e di Visita Portoferraio, Visit Elba, Regione Toscana, “Elbaeventi”, o della Fondazione stessa.

Continua e anzi si rafforza inoltre la collaborazione della Fondazione con il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano.  Visite guidate alla Villa sono organizzate congiuntamente con le escursioni alla Rocca del Volterraio e seguite da archeologi e dalle Guide Parco.  Il programma è pubblicato sull’opuscolo informativo 2020 del Parco:  https://www.islepark.it/images/vivereilparco_2020_web-completo.pdf

A partire dalla metà di settembre riprenderanno gli scavi archeologici alla Villa, durante i quali saranno organizzate “conversazioni” sulle ricerche nella Rada di Portoferraio curate dall’Università di Siena.  Le attività saranno condotte su scala minore, a causa dell’emergenza Covid-19.

Nel 2020 invece non sarà possibile effettuare visite congiunte allo Scavo Archeologico di San Giovanni a causa dell’emergenza COVID-19.  Si rimandano gli appuntamenti al 2021.

La Villa è inserita nel circuito museale della “Cosmopoli Card” del Comune di Portoferraio.

 

Didattica

Diretta e differita! la presentazione di Laura

«𝘐𝘰 𝘩𝘰 𝘷𝘰𝘭𝘶𝘵𝘰 𝘪𝘯𝘥𝘢𝘨𝘢𝘳𝘦
𝘪 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘰𝘳𝘯𝘪 𝘥𝘪 𝘶𝘯’𝘪𝘴𝘰𝘭𝘢.
𝘊𝘪𝘰̀ 𝘤𝘩𝘦 𝘩𝘰 𝘴𝘤𝘰𝘱𝘦𝘳𝘵𝘰 𝘱𝘦𝘳𝘰̀
𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘪 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘰𝘳𝘯𝘪 𝘥𝘦𝘭𝘭’𝘰𝘤𝘦𝘢𝘯𝘰»
Ludwig Wittgenstein

Martedi 5 maggio alle ore 18.00 grazie alla pagina Facebook della Casa Editrice EDIPUGLIA, va in onda la diretta FB con l’archeologa Laura Pagliantini, laLibreria MardiLibri di Portoferraio e EDICOLA ELBANA SHOW.

AITHALE L’Isola d’Elba – Per saperne di più cercare QUI 

Si parlerà della storia, dell’ archeologia e dei paesaggi dell’Isola d’Elba. Non mancate!

Per vedere la diretta, anche in differita : https://www.facebook.com/events/1400971386753979/

Convenzione di Faro

3/3- CULTURA O PATRIMONIO CULTURALE? #iorestoacasa

Laboratori di “Progettazione Culturale” di Massimiliano Zane

Pubblicato su Facebook  marzo 2020 – parte terza e ultima

 

La Fondazione ringrazia Massimiliano Zane per il permesso di riprodurre e condividere alcuni suoi appunti e ciclo di lezioni sulla Progettazione Culturale.  Tre slides su un tema fondamentale, la Convenzione di Faro che ispira tutti i nostri eventi e tutte le nostre iniziative.

Un percorso di tenore generale per comprendere le basi per impostare una progettualità culturale, e come mettere a valore le opportunità offerte dal patrimonio con le necessarie accortezze.  Progettare cultura in modo partecipato è, appunto, la partecipazione.

Slide 3: CULTURAL HERITAGE, LA PROGETTAZIONE PARTECIPATA

Le risorse principali di un territorio sono le persone, le conoscenze e le competenze di cui sono portatrici. Per questo, un processo sviluppo delle risorse culturali efficace non può prescindere dal coinvolgimento attivo della persone, delle comunità che in quel territorio vivono. 

Parlare di partecipazione culturale significa attivare un lavoro complesso che va ben oltre la retorica: si può chiamare partecipazione solo se le persone detengono una certa quota di potere, altrimenti è solo “sfruttamento”. Significa toccare tanti diversi fattori “attivanti”, tra tutti la responsabilità e la fiducia, senza i quali l’idea stessa di partecipazione fallisce. 

Allora, per dare nuovo valore alla cultura occorre dare nuovo valore dalle persone, perché il patrimonio principale di un territorio sono prima di tutto proprio le persone: quelle che in quel territorio si identificano e lo vivono (anche solo temporaneamente). Progettare cultura significa innanzitutto riuscire a creare valore dal dialogo e dal confronto tra queste persone. E per farlo non basta creare estemporanee occasioni per intercettare i desideri degli abitanti o dei visitatori, occorre avviare un vero e proprio percorso che inizi col mettere in «rete» soggetti e processi.

Ecco che sempre più una nuova idea di innovazione culturale prende forma: per progettare cultura serve coinvolgere direttamente tanto le persone quanto le istituzioni pubbliche e private (a tutti livelli, interni ed esterni, quali che siano compiti e impieghi) in tutte le fasi dello sviluppo progettuale; significa elaborare proposte e soluzioni innovative che nascono da una prospettiva condivisa e da una riflessione che guarda a creare nuove traiettorie di sviluppo e crescita (economica e sociale) trasversale e a lungo termine.

 

Qui la prima parte: https://www.facebook.com/1072448554/posts/10218049252237500/?d=n

Qui la seconda parte: https://www.facebook.com/1072448554/posts/10218072287653371/?d=n

 

Massimiliano Zane è progettista culturale, consulente strategico per lo sviluppo e la valorizzazione del patrimonio, membro ICOMOS.

 

Convenzione di Faro

2/3- CULTURA O PATRIMONIO CULTURALE? #iorestoacasa

Laboratori di “Progettazione Culturale” di Massimiliano Zane

Pubblicato su Facebook  marzo 2020

La Fondazione ringrazia Massimiliano Zane per il permesso di riprodurre e condividere alcuni suoi appunti e ciclo di lezioni sulla Progettazione Culturale.  Tre slides su un tema fondamentale, la Convenzione di Faro che ispira tutti i nostri eventi e tutte le nostre iniziative.

Un percorso di tenore generale per comprendere le basi per impostare una progettualità culturale, e come mettere a valore le opportunità offerte dal patrimonio con le necessarie accortezze.  Progettare cultura in modo partecipato è, appunto, la partecipazione.

 

Slide 2: CULTURAL HERITAGE, UN PONTE DI TRASMISSIONE DI CONOSCENZE

Il valore del patrimonio culturale oggi si aggancia all’esistenza reale e quotidiana delle persone e persegue risultati concreti, come il miglioramento della qualità della vita e la creazione di nuove fonti di reddito.

È fonte di apprendimento non formale, capace di migliorare lo scambio e il dialogo sia intergenerazionale che interterritoriale, che anche tra cittadini e turisti, favorendo la diffusione culturale e di tradizioni ed avviando concreti processi di gestione coordinata di un sistema complesso (e frammentato), secondo una logica di coerenza, rigore ed originalità.

Ma questo cosa significa? Significa che possiamo (dobbiamo) reinterpretare il nostro patrimonio iniziando a co-progettare, co-produrre e co-ordinare nuove logiche, servizi, prodotti e metodologie di valorizzazione, possibilmente che escano dalla pura morsa “costi-ricavi”, e che identifichino l’intero settore culturale al contempo come elemento sociale attivo e dalla dignità economica e produttiva riconosciuta. Si va confermando quindi una profonda interazione tra economia e cultura anche sulle nozioni parallele di valore (capitale) economico e valore (capitale) culturale.

In altre parole: non ci può essere sviluppo economico senza sviluppo culturale (e viceversa).

Così prosegue il nostro percorso: sviluppare il nostro “capitale culturale” significa innanzitutto riconoscerlo come tale, saper veder valori e impatti, reali e percepiti, che è capace di generare, e poi riconoscere le responsabilità che questa interpretazione del “fare cultura” richiede. Una responsabilità che ne permea ogni passaggio: dall’idea all’attuazione, nell’intero suo arco di progettazione, tanto sul piano orizzontale delle comunità e dei territori, quando su quello verticale.

Perché un soggetto responsabile e responsabilizzato è coinvolto e come tale è mosso all’azione. Azione che, oltre prassi e processi, significa condividere una nuova consapevolezza del “valore” del nostro patrimonio.

 

Qui la prima parte https://www.facebook.com/1072448554/posts/10218049252237500/?d=n

Qui la terza parte https://m.facebook.com/1072448554/posts/10218081664927797/?d=n

Massimiliano Zane è progettista culturale, consulente strategico per lo sviluppo e la valorizzazione del patrimonio, membro ICOMOS.

 

Cammino della Rada

1/3- CULTURA O PATRIMONIO CULTURALE? #iorestoacasa

Laboratori di “Progettazione Culturale” di Massimiliano Zane

Pubblicato su Facebook 9 marzo 2020

 

La Fondazione ringrazia Massimiliano Zane per il permesso di riprodurre e condividere alcuni suoi appunti e ciclo di lezioni sulla Progettazione Culturale.  Tre slides su un tema fondamentale, la Convenzione di Faro che ispira tutti i nostri eventi e tutte le nostre iniziative.

Un percorso di tenore generale per comprendere le basi per impostare una progettualità culturale, e come mettere a valore le opportunità offerte dal patrimonio con le necessarie accortezze.  Progettare cultura in modo partecipato è, appunto, la partecipazione.

Slide 1: CULTURA O PATRIMONIO CULTURALE?

L’espressione patrimonio culturale ha di fatto sostituito il termine vago e al contempo elitario di cultura, includendo oggi tutti quegli elementi materiali e immateriali che testimoniano le particolari relazioni che una comunità umana ha instaurato nel corso della sua storia con un territorio.

Oggi il Cultural Heritage include ciò che prima era indicato distintamente come “cultura”: linguistica, gastronomica, locale, musicale, manifatturiera… ovvero riguarda non solo la produzione “elevata” dell’intelletto umano (arte, scienza, letteratura…), bensì l’insieme delle pratiche, dei saperi e delle consuetudini, di ogni gruppo umano sociale o comunità.

Uscito di scena il riferimento ad un insieme di «beni» di valore principalmente economico legittimamente tramandato, il patrimonio viene investito di inedite responsabilità e funzioni, passando da entità nazionale, statale, asettica a patrimonio sociale, comunitario di carattere simbolico, legato alla memoria collettiva condivisa e alla nozione di identità. 

Da qui inizia il nostro percorso: un cambio di paradigma che allarga lo spettro di interpretazione del nostro patrimonio e di conseguenza allarga anche le possibilità in esso contenute e che può offrire. Non solo arte e monumenti, non solo musei ed aree archeologiche, dunque, ma anche macchine, abbigliamento, musica, industria, tecniche, tradizioni e saperi, la cultura permea trasversalmente la nostra quotidianità, viviamo immersi nella cultura, tutto ci connota come stato di cultura, e saperla interpretare in maniera innovativa (guardandola da un altro punto di vista) significa trarre da un immenso patrimonio immense opportunità.

Massimiliano Zane è progettista culturale, consulente strategico per lo sviluppo e la valorizzazione del patrimonio, membro ICOMOS.

Qui la seconda parte: https://www.linkedin.com/slink?code=ef7uGgJ

Qui la terza parte: https://m.facebook.com/1072448554/posts/10218081664927797/?d=n

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