Chiusa la campagna scavi a San Giovanni

Non c’è niente da fare: c’è malinconia, un po’ di tristezza e già tanta nostalgia. Le campagne di scavo sono massacranti ma sono anche una cosa meravigliosa, perché si crea un’alchimia incredibile con i tuoi compagni di avventura. Loro capiscono i tuoi dolori muscolari, la tua stanchezza, il tuo sconforto e la tua gioia improvvisa quando “scopri” qualcosa di bello.

Quello che si è creato a San Giovanni in questi 6 anni è molto più di questo, e sono riuscita a scorgerlo nei centinaia di bambini che ci hanno fatto visita, nei loro occhi pieni di curiosità e gratitudine. L’ho visto negli sforzi dei ragazzi che qui si sono formati e che sono diventati grandi e bravi archeologi. L’ho visto nella enorme passione delle persone che ci sostengono, ogni anno sempre di più, perché credono che quello che facciamo e troviamo siano cose che appartengono prima di tutto a loro.

Come diceva Riccardo Francovich “tutto deve partire dalla consapevolezza che il patrimonio archeologico è un bene collettivo, che per essere conservato e diventare elemento essenziale nel processo di sviluppo, deve condurre all’inclusione, alla partecipazione e alla condivisione. La divulgazione è importante anche per la ricerca. O trasmetti in modo chiaro quello che stai facendo oppure hai fallito il tuo compito.”

Missione riuscita.. ciao scavo, speriamo di rivederci!!

Laura Pagliantini, 28 ottobre 2017

Lascia un commento

loghi progetti affiliati