Discovering Roman Elba And Maritime LANDscapes 2019-2024
Discovering Roman Elba And Maritime LANDscapes
The DreamLAND Project nasce nel 2019 con l’obiettivo di dare nuova vita alla ricerca archeologica nell’Isola d’Elba, in particolare per il periodo romano, a partire da quello straordinario monumento archeologico rappresentato dalla Villa romana delle Grotte.
CAMPAGNE ARCHEOLOGICHE
La villa, già scavata dal Prof. Giorgio Monaco della Soprintendenza Archeologia a cavallo tra gli anni ’60 e ’80 del secolo scorso, sta conoscendo una rinnovata stagione di studi, grazie alla collaborazione tra la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Pisa e Livorno, il Comune di Portoferraio, La Fondazione della Villa delle Grotte, il Dipartimento di Scienze Storiche e dei beni Culturali dell’Università di Siena e l’associazione culturale Italia Nostra Arcipelago Toscano. Il progetto DREAMLAND è finanziato dalla fondazione tedesca Wissenschaftförderung gGmbH e cofinanziato dalla Regione Toscana.
ELABORAZIONE DIGITALE DEI DATI
Oltre alla ripresa delle campagne archeologiche, il progetto mira ad una completa elaborazione digitale dei dati raccolti, in stretta collaborazione con gli studenti, secondo quelle linee didattiche, di sviluppo delle professionalità e di ricerca che sono alla base del progetto portato avanti dall’Università e dalla Fondazione.
Il primo obiettivo della ricerca è lo sviluppo di un Database geografico (GIS), per tutta la rada di Portoferraio e dell’isola d’Elba, con al centro, fisicamente e idealmente la Villa romana delle Grotte, che sia pubblico e consultabile per chi voglia approcciarsi alla storia dell’isola. Tale database geografico, fino a questo momento inesistente, è uno strumento essenziale per gestire i dati archeologici e paesaggistici in chiave di tutela e valorizzazione, ma rappresentano anche un momento essenziale per le fasi della ricerca.
MAPping Elba PROJECT – il database è consultabile alla pagina dedicata: MAPE Project)
LA VALORIZZAZIONE
La seconda linea di ricerca è rappresentata dall’elaborazione di modelli tridimensionali della Villa Romana delle Grotte, con l’obiettivo di ‘visualizzare’ le strutture antiche in chiave di ricerca, per lo studio degli accessi, i salti di quota e le funzioni degli ambienti, ma anche per meglio capire i rapporti tra le diverse strutture murarie e le loro tecniche costruttive. Di pari passo agli obiettivi di ricerca la modellazione tridimensionale è funzionale agli scopi finali del progetto, che prevedono una nuova musealizzazione e valorizzazione del sito, in cui la realtà aumentata e virtuale giocano un ruolo primario per una più fluida fruizione e comprensione del monumento. A tal fine nel 2019 è stata avviata una collaborazione con il Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze (DIDA), che durante la campagna di scavo ha proceduto al rilievo non invasivo dell’intero complesso delle Grotte, utilizzando un laser scanner ad alta risoluzione.
Vista tridimensionale della zona termale (elaborazione DIDA Firenze)
APPLICAZIONE MULTIMEDIALE E PANNELLI GRAFICI
Il progetto ha realizzato un’applicazione multimediale per consentire ad utenti vari (famiglie turisti, etc.) di approfondire e fruire, in autonomia, delle testimonianze storiche ed archeologiche presenti lungo il percorso di visita.
L’applicazione mobile multilingua (italiano ed inglese) è munita della funzione di realtà aumentata che permette di visualizzare, tramite il QRCODE presente sui pannelli informativi, le ricostruzioni in 3D di parti del sito accompagnati da didascalie e narrazioni. Tale attività comprende la ricostruzione digitale 3D e produzione di render statici, da visualizzare nell’app.
L’animazione e ricostruzione digitale 3D è a volo d’uccello e “fil di ferro” del promontorio affacciato sul golfo di Portoferraio e delle tipologie edilizie presenti nel sito archeologico, al suo stato originario e allo stato attuale. L’animazione consente di mostrare, mediante vista aerea, i resti dell’impianto urbano esistente e le ricostruzioni 3D (stile plastico) delle architetture presenti sul promontorio.