Restauro delle Cisterne
L’importanza delle due cisterne
Finanziamento pubblico
Il 16 dicembre 2021, il Ministero della Cultura ha approvato un finanziamento per il restauro di due importanti cisterne legate alla Villa romana delle Grotte. Il progetto, curato dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Pisa e Livorno, è seguito dall’archeologa Lorella Alderighi, responsabile per l’Elba, Gorgona, Capraia e Pianosa.
Le due cisterne, cruciali per comprendere l'ingegnosa gestione idrica romana, presentano caratteristiche uniche. Una è parte integrante del complesso residenziale, oggi di proprietà della Fondazione Villa romana delle Grotte, mentre l'altra si trova a sud-est della villa, su un terreno demaniale a monte della strada provinciale. Queste strutture testimoniano la grande quantità d’acqua che veniva incanalata dalle sorgenti del Monte Orello attraverso condutture oggi scomparse. Il progetto di restauro punta alla conservazione e alla futura fruibilità delle cisterne, sebbene per la cisterna superiore si presentino sfide dovute alla difficile accessibilità.
In un’epoca in cui l’isola d'Elba, come il resto della Toscana, affronta emergenze idriche, è importante riflettere su come, già in età romana, fosse necessaria una grande quantità d’acqua per alimentare gli impianti termali e i giochi d’acqua delle lussuose ville marittime dell’Elba, come la Villa delle Grotte a Portoferraio e quella di Capo Castello a Rio Marina. Le tre cisterne romane ancora visibili sull’isola ne sono la prova tangibile. Anche l’impianto termale della Linguella a Portoferraio, collegato a una sorgente interna ancora attiva, era servito da un complesso sistema di cisterne sotterranee.
Mecenatismo alla Villa romana delle Grotte
Nel febbraio 2018, la Fondazione Villa romana delle Grotte ha ottenuto un prezioso finanziamento dalla società ASA S.p.A., che ha permesso la realizzazione di schede tecniche e l’analisi architettonica e archeologica delle cisterne. Questo studio, coordinato dall’archeologa Laura Pagliantini dell'Università di Siena e dall’architetto Alessandro Pastorelli, membro del CdA della Fondazione, è stato condotto sotto la supervisione della Soprintendenza.
Giorgio Cuneo, Consigliere di Sorveglianza di ASA S.p.A., ha sottolineato come l’azienda non si limiti solo a migliorare la rete idrica dell’isola, ma si impegni anche a sostenere il patrimonio culturale dell'Elba. "Con questo contributo, ASA rafforza il proprio legame con il territorio elbano, promuovendo la sua cultura e la sua storia", ha dichiarato Cuneo.