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Ringraziamenti e foto!

Per riassumere…
Il progetto DREAMLand è diretto da Franco Cambi, coordinato da Laura Pagliantini ed Edoardo Vanni dell’Università di Siena, fa capo alla Fondazione Villa Romana delle Grotte (Presidente Cecilia Pacini) ed è sostenuto finanziariamente dalla fondazione tedesca Wissenschaftsförderung gGmbH (Prof.ssa Bettina Schwarz) e dal Comune di Portoferraio (Assessore alla Cultura Nadia Mazzei).
Dr.ssa Lorella Alderighi, funzionario archeologo per l’isola d’Elba
Concessione di ricerche e scavi archeologici decreto del direttore generale rep. N. 586 del 07/06/2021
Ministero per i beni e le attività culturali-direzione generale archeologia, belle arti e paesaggio

A breve, dopo aver detto che cosa Le Grotte NON sono, proveremo a indicare un possibile percorso di lettura e di interpretazione.

Alla campagna 2021 hanno partecipato: Federico Saccoccio,
@Francesca Patrignani, Simone Zocco, Marco Fronteddu
@Fabio Manfredelli, Claudia Sciarretta, @Francesco Mulas, @Francesco Nobili (Università di Siena), @Paolo Degetto (Università di Trieste), Aymeric Piteüs New, @François Juzen (Université de Louvain, Belgique), Fabrizio Bozzoli (Lega Navale Italiana).

Nuovi risultati, nuove scoperte alla “Villa”

Terza campagna di scavo alla Villa romana delle Grotte

 “Acqua, acqua, acqua”

Sabato 16 ottobre 2021

 

È stata una conferenza stampa partecipata, sabato 16 ottobre, a conclusione della Terza Campagna di Scavo alla Villa romana delle Grotte, che ha offerto elementi utili per la ricostruzione dell’edificio romano.  “Il complesso delle Grotte – ha spiegato il prof. Franco Cambi, responsabile del progetto – non è una Villa marittima romana, perché mancano ambienti residenziali tipici delle ville romane, ma non per questo è meno importante.

Il pubblico attento e meravigliato, che ha assistito alla conferenza davanti agli ambienti scavati, è stato accompagnato in visita al sito da studenti, ricercatori e docenti.  Evidentemente la reazione alle novità di quest’anno non riguardava solo i visitatori, perché, insieme al logo della Fondazione, sulla bianca e spiritosa T-shirt di rito degli archeologi campeggiava la battuta: “Ceci n’est pas une villa”, cioè, questa non è una villa, parafrasando un celebre quadro di Magritte, come ha spiegato il dott. Edoardo Vanni.   “Acqua, acqua, acqua”: la parola, ripetuta e spiegata dal prof. Franco Cambi, era da tanto tempo nelle indagini alla Villa romana delle Grotte.  Si sapeva, e lo si vede ancora, che l’acqua ha avuto un ruolo fondamentale nell’architettura del complesso romano, per le terme, le tubature, tante piscine e giochi d’acqua, le grandi cisterne.  Mai come ora però il ruolo di questo elemento aveva assunto un rilievo così fondamentale, tanto da farlo diventare il cuore delle nuove indagini in corso. L’importanza dell’isola d’Elba, conosciutissima per la navigazione in tutto il Mediterraneo antico, era legata sia alla sua posizione strategica, ma collegata indissolubilmente alla ricchezza delle sue falde acquifere, alla sicurezza di approvvigionamento dei navigatori.  Ritroviamo allora una vivida testimonianza di questa ricchezza proprio alle Grotte, che da ora in poi dovremo abituarci a non chiamare piu’ “Villa marittima”, ma … qualcos’altro che rimane ancora da approfondire. 

 

L’assessore alla Cultura del Comune di Portoferraio, Nadia Mazzei ha introdotto la conferenza, ricordando anche il ruolo di stimolo scientifico e organizzativo del nuovo Sistema Museale dell’Arcipelago Toscano.  Presenti anche le assessore alla Cultura Susanna Berti per Marciana e Raffaella Franceschetti per Rio.  Numeroso il pubblico delle belle occasioni culturali elbane, gli “Amici delle Grotte”, in rappresentanza del sistema di rete in cui la Fondazione Villa romana delle Grotte opera, accolto dalla presidente Cecilia Pacini, che ha rivolto un grande saluto di ringraziamento a tutto il gruppo di ricercatori, restauratori, collaboratori.

Le ricerche sono coordinate dal Prof. Franco Cambi, Dipartimento di Scienze Storiche e dei Beni Culturali dell’Università di Siena, con gli archeologi Laura Pagliantini, Edoardo Vanni, Federico Saccoccio e Claudia Abatino, con la collaborazione e direzione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Pisa e Livorno, Drssa Lorella Alderighi. Sono finanziate dalla fondazione tedesca Wissenschaftsförderung gGmbH con la Prof.ssa Bettina Schwarz.

Le Grotte insieme al Parco con l’adesione alla CETS

La Fondazione Villa romana delle Grotte ha aderito nel 2020 alla Carta Europea per il Turismo Sostenibile del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano – Fase II con uno dei suoi progetti principali attualmente in corso, DREAMLAND, condotto insieme all’Università di Siena e finanziato da fondi privati e pubblici.    In questi giorni la Villa ha accolto il certificatore europeo ospitato dalla delegazione del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano.  

La Fondazione ha aderito dal quinquennio precedente anche a un altro progetto CETS iniziato nella Fase I, quale partner del CAMMINO DELLA RADA.

Ecco il comunicato stampa del Parco:

Il Parco sotto esame per il rinnovo della Carta Europea del Turismo Sostenibile

Terminata la verifica sul campo da parte dell’esperto francese inviato da EUROPARC

Si è conclusa la missione svolta nell’Arcipelago Toscano da parte di Jacques Decuignières, esperto francese inviato dalla Federazione Europea EUROPARC per verificare sul campo gli impegni che l’Ente Parco e i diversi stakeholder hanno assunto ai fini del rinnovo della certificazione per la Carta Europea del Turismo Sostenibile (CETS).

Come si ricorderà, lo scorso 25 marzo era stato approvato all’unanimità il nuovo Piano di Azione 2021-2025 della CETS, frutto della collaborazione tra l’Ente Parco e 88 diversi soggetti locali (amministrazioni comunali, associazioni di categoria e del volontariato, istituzioni culturali e operatori economici) che hanno individuato un proprio impegno concreto attraverso progetti ed azioni nell’ambito della nuova strategia per lo sviluppo del turismo sostenibile da attuare nel prossimo quinquennio.

In questa settimana, nel corso di tre intense giornate caratterizzate da una fitta agenda di riunioni, l’esperto francese ha avuto modo di analizzare le attività promosse e condotte dal Parco Nazionale, ma soprattutto ha potuto incontrare e ascoltare dai diretti interessati, i diversi portatori di interessi locali, gli obiettivi e le azioni progettuali proposte a marzo e in buona parte già avviate e in alcuni addirittura completate.

ISOLA D’ELBA

Nella prima giornata, dopo una puntuale disamina di tutta la documentazione presentata ad EUROPARC la scorsa primavera, Jacques Decuignières ha incontrato l’Assessore del Comune di Rio Raffaella Franceschetti ed i rappresentanti dell’Associazione Elba Taste (Giuliani), del Club Alpino Italiano (Cervellino) e dell’Associazione MareVivo Mellini). Quindi ha visitato il Forte Inglese e la Villa delle Grotte a Portoferraio con la possibilità di approfondire le iniziative proposte dai gestori di queste importantissime strutture e siti per la conoscenza e la divulgazione quali la World Biodiversity Association (Forbicioni), l’Associazione Astrofili Elbani (Colombo) e la Fondazione Villa Romana delle Grotte (Pacini, Cambi, Pagliantini). Nel pomeriggio sopralluogo molto interessante presso l’Aula VerdeBlu di Mola con incontri dedicati alle azioni condotte dal Comune di Capoliveri (Battaglia) e dall’Associazione Diversamente Marinai (Agujari), cui è seguita un’altra sessione di confronto presso la sede del Parco all’Enfola con l’ISIS Foresi (Guglielmi), Info Elba (De Simone), alcune aziende agricole (Arrighi e Spada) e l’Associazione Albergatori dell’Elba (Tripicchio).

Da registrare, poi, in serata, l’incontro con il Presidente del Parco Giampiero Sammuri e con il Sindaco di Portoferraio e Presidente della Comunità del Parco Angelo Zini, con l’Assessore del Comune di Portoferraio Nadia Mazzei, il Presidente dell’Associazione Albergatori dell’Elba Massimo De Ferrari, il Presidente di Italia Nostra Toscana Cecilia Pacini, Marino Garfagnoli e lo staff di Turismo Sostenibile, nonché il Consorzio Elbano Diving (Ardita, Luciani)

 

 

ISOLE DEL GIGLIO E DELLA CAPRAIA

La seconda giornata è stata dedicata alle isole del Giglio e di Capraia. In mattinata sopralluogo presso l’azienda apiaria Galeotti e incontro con il Vice Presidente del PNAT Stefano Feri, con l’Assessore al Turismo del Giglio Walter Rossi e con il responsabile dell’Hotel Castello Monticello (Rum). Nel pomeriggio video-conferenza con gli stakeholder di Capraia alla presenza del Sindaco di Capraia Isola e Presidente della Provincia di Livorno Marida Bessi, delle Aziende Agricole Arura (Casini) e San Rocco (Bonomo), della Guida Parco Mariella Ugolini e dell’Associazione Proprietari di case a Capraia (Amirfeiz) per la discussione delle schede progettuali predisposte da questi diversi interlocutori. Serata contraddistinta da un partecipato incontro presso la Casa del Parco di Marciana, alla presenza del Sindaco e dal Vice Sindaco del Comune, Simone Barbi e Susanna Berti, e dalla Guida Parco Federica Ferrini, animato dall’illustrazione delle proposte progettuali proposte dal Comune di Marciana appunto, da ESA (presenti il Presidente Gentili, il Direttore Diversi e Brighetti), da Acqua dell’Elba (con il Presidente Murzi e La Rocca), da Enjoy Elba (Lupi), dal Consorzio delle Pro loco Elbane (Martino e Orlandini) e dal B&B Fonte di Zeno (Cocchia).

TERZA GIORNATA

La terza giornata ha visto l’approfondimento sulle molte schede progettuali inserite nel Piano di Azione da parte del Parco Nazionale e del report di candidatura per il rinnovo della certificazione CETS preparato dagli uffici dell’Ente.

Intendo innanzitutto ringraziare Jacques Decuignières per la competenza e la collaborazione dimostrate durante la sua missione per conto di EUROPARC – dichiara il Presidente del Parco Giampiero Sammuri – ma un plauso particolare va ai diversi stakeholder, pubblici e privati, Amministrazioni Comunali, operatori del turismo, istituzioni culturali, associazioni di categoria e di volontariato, che hanno fornito un contributo sostanziale e particolarmente efficace nel rappresentare gli obiettivi e gli sforzi progettuali che arricchiscono un Piano di Azione per il turismo sostenibile veramente ambizioso, ma pure realisticamente aderente alle esigenze del territorio. Ritengo sia un bellissimo esempio di leale e reale collaborazione, in grado di facilitare l’impegnativo percorso verso una sempre più efficace sostenibilità delle azioni intraprese per lo sviluppo di forme di turismo consapevoli e rispettose dei beni naturali, delle eccellenze, delle tradizioni e dei valori identitari delle comunità locali.”

Ora non resta che attendere l’esito della valutazione di EUROPARC che dovrebbe arrivare entro il prossimo mese di dicembre – aggiunge il Direttore del Parco Maurizio Burlando, che ha coordinato i lavori e seguito costantemente la missione sul campo – a chiudere un anno che tante soddisfazioni ha già regalato al Parco Nazionale con l’inserimento nella prestigiosa Green List della IUCN, proprio in occasione del venticinquesimo anniversario dell’istituzione dell’area protetta. Un doveroso ringraziamento va rivolto anche al personale dell’Ente Parco coinvolto nella programmazione, organizzazione e partecipazione agli incontri con i diversi stakeholder (Amorosi, Miarelli, Montauti, De Luca).”

Dr.ssa Aurora Ciardelli
Ente Parco Nazionale Arcipelago Toscano
Segreteria organi Comunicazione Istituzionale
Addetto Stampa
Tel. 0565 919450
e-mail: ciardelli@islepark.it
www.islepark.it
www.isoleditoscanamabunesco.it

Iniziati i restauri al mosaico

Giovedì 26 agosto è iniziato un piccolo cantiere di restauro alla Villa delle Grotte, mirato a consolidare e proteggere un mosaico rinvenuto durante la campagna di scavi archeologici nell’autunno del 2020, condotti dall’Università degli Studi di Siena (direzione scientifica Prof. Franco Cambi), con la collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Provincie di Pisa e Livorno (Dott.ssa Lorella Alderighi) e la Fondazione Villa romana delle Grotte (presidente Cecilia Pacini).

Gli scavi hanno portato in luce un’ampia porzione di tessellato monocromo, di colore scuro, delimitato da una doppia fila di tessere di colore bianco, che impreziosiva uno degli ambienti delle terme della villa, interpretabile come apodyterium (spogliatoio): questo ambiente, dotato di tre finestre scenograficamente aperte sulla rada di Portoferraio, doveva essere molto luminoso e giustificare così il colore scuro e austero scelto per la sua decorazione.

Il mosaico era già stato individuato da Giorgio Monaco durante la sua campagna di scavi negli anni ’60, ma venne reinterrato per proteggerlo dai danni causati da una prolungata esposizione alle intemperie e dai tentativi di “furto”, rendendone difficile, con il corso del tempo, ristabilire la sua esatta collocazione e conservazione.
Stesure monocrome bianche e, più raramente, nere, con le tessere disposte in ordito di filari obliqui, ricorrono con frequenza su tutta la penisola in rivestimenti pavimentali realizzati a partire dalla fine del II-inizi del I secolo a.C. senza soluzione di continuità fino alla tarda età imperiale; il pavimento rinvenuto all’interno della Villa è databile agli inizi del I secolo d.C., periodo nel quale venne realizzato l’intero complesso termale.

Ad occuparsi del restauro sarà la Dott.ssa Elena Funghini, esperta restauratrice e docente di restauro in materiali archeologici, ceramici, vitrei e metallici presso l’Istituto per l’Arte e il Restauro Palazzo Spinelli, Firenze, ed i lavori si protrarranno fino alla prima metà di settembre: nelle ore e nei giorni di apertura del sito (consultabili sul sito www.villaromanalegrotte.it), visitatori e turisti potranno avvicinarsi al cantiere, seguire le operazioni di restauro e dialogare con la dott.ssa Funghini, che spiegherà con piacere il suo lavoro e lo stato di avanzamento del suo delicato intervento.

Il consolidamento del mosaico delle terme fa parte dell’ampio progetto di valorizzazione, avviatosi nel 2019 e finanziato generosamente dalla fondazione tedesca Wissenschaftsförderungs gGmbH, che ha visto anche la ripresa delle indagini archeologiche, interrottesi agli inizi degli anni ’70: questi nuovi scavi saranno in grado di produrre una mole importante di nuove informazioni sulla villa, di incrementare la sua valorizzazione attraverso la ricerca e la diffusione delle nuove conoscenze, e soprattutto di migliorare l’accessibilità ed ampliare notevolmente le aree visitabili, attraverso nuovi percorsi e supporti didattici.

Informazioni e prenotazioni: villadellegrotte@gmail.com

Perché DREAMLAND?

È nata una nuova sezione nel menu del sito ufficiale della Fondazione Villa romana delle Grotte, intitolata

Discovering Roman Elba And Maritime LANDscapes

L’ interessante titolo dà origine a un acronimo che è anticipazione di speranze e grandi progetti: D.R.E.A.M. LAND.  Vi invitiamo a consultarlo e a cercarci, mentre attendiamo fiduciosi una tregua dalla pandemia che ci costringe a rallentare le attività con il pubblico.

Insieme con gli sviluppi delle attività di ricerca nella Rada di Portoferraio, in particolare con gli scavi alla Villa romana di San Marco a San Giovanni e alla Villa romana delle Grotte, la nuova “finestra” nel menu del sito cercherà di offrire qualche aggiornamento.  Infatti, chiusura del parco archeologico non significa che le attività culturali sono ferme, ma solamente ritardate, o semplicemente ancora non pubblicizzate e condivise.

Il sito della Villa delle Grotte, di pari passo con la nostra pagina Facebook, tenta quindi di compensare la distanza con gli assidui frequentatori dei nostri siti archeologici, amici ormai affezionati che hanno seguito le tante novità in questi ultimi cinque anni della nuova gestione, che ha visto il Comune di Portoferraio partecipare attivamente.

The DreamLAND Project nasce nel 2019 con l’obiettivo di dare nuova vita alla ricerca archeologica nell’Isola d’Elba, in particolare per il periodo romano, a partire da quello straordinario monumento archeologico rappresentato dalla Villa romana delle Grotte. La villa, già scavata da Giorgio Monaco a cavallo tra gli anni ’60 e ’80 del secolo scorso, sta conoscendo una rinnovata stagione di studi, grazie alla collaborazione tra la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Pisa e Livorno, il Comune di Portoferraio, La Fondazione della Villa delle Grotte e il Dipartimento di Scienze Storiche e dei beni Culturali dell’Università di Siena.

Oltre alla ripresa delle campagne archeologiche, il progetto mira ad una completa elaborazione digitale dei dati raccolti, in stretta collaborazione con gli studenti, secondo quelle linee didattiche, di sviluppo delle professionalità e di ricerca che sono alla base del progetto portato avanti dall’Università e dalla Fondazione.   Il progetto DREAMLAND è parzialmente finanziato dalla Regione Toscana e cofinanziato ancora una volta dalla fondazione tedesca Wissenschaftsfcirderungs gGmbH.

1. Il primo obiettivo della ricerca è lo sviluppo di un Database geografico (GIS), per tutta la rada di Portoferraio e dell’isola d’Elba, con al centro, fisicamente e idealmente la Villa romana delle Grotte, che sia pubblico e consultabile per chi voglia approcciarsi alla storia dell’isola. Tale database geografico, fino a questo momento inesistente, è uno strumento essenziale per gestire i dati archeologici e paesaggistici in chiave di tutela e valorizzazione, ma rappresentano anche un momento essenziale per le fasi della ricerca.

 

MAPping Elba PROJECT – il database è consultabile qui alla pagina dedicata: MAPE Project)

2. La seconda linea di ricerca è rappresentata dall’elaborazione di modelli tridimensionali della Villa romana delle Grotte, con l’obiettivo di ‘visualizzare’ le strutture antiche in chiave di ricerca, per lo studio degli accessi, i salti di quota e le funzioni degli ambienti, ma anche per meglio capire i rapporti tra le diverse strutture murarie e le loro tecniche costruttive. Di pari passo agli obiettivi di ricerca la modellazione tridimensionale è funzionale agli scopi finali del progetto, che prevedono una nuova musealizzazione e valorizzazione del sito, in cui la realtà aumentata e virtuale giocano un ruolo primario per una più fluida fruizione e comprensione del monumento. A tal fine nel 2019 è stata avviata una collaborazione con il Laboratorio di Architettura dell’Università di Firenze (DIDA), che durante la campagna di scavo ha proceduto al rilievo non invasivo dell’intero complesso delle Grotte, utilizzando un laser scanner ad alta risoluzione.

 

Vista tridimensionale della zona termale (elaborazione DIDA Firenze)

3. Un ulteriore sviluppo delle potenzialità di questo progetto ha portato alla recente adesione alla CETS, la Carta Europea del Turismo Sostenibile, metodo per promuovere il turismo sostenibile e per favorire una maggiore integrazione e collaborazione con tutti i soggetti interessati.

Come spiega il sito di Federparchi, “La CETS viene assegnata da Europarc Federation. In Italia, la metodologia CETS è promossa da Federparchi che cerca di coinvolgere gli Enti gestori nell’acquisizione, nel monitoraggio e nel mantenimento di questo prestigioso riconoscimento.  Nonostante il parco archeologico delle Grotte non sia all’interno del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, con la CETS i parchi diventano “laboratori di buone pratiche” legate alla sostenibilità, luoghi nei quali sperimentare progetti innovativi che possono costituire un modello anche al di fuori del perimetro del territorio tutelato.”

 

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