Categoria: <span>Paesaggio</span>

Festa del Creato

4 OTTOBRE ore 18 in attesa del tramonto (ore 18:50)

“Contemplando il tramonto dalla Villa romana delle Grotte”. Questo il titolo dell’iniziativa promossa dal Circolo Laudato Si’ Elba e dalla Fondazione Villa romana delle Grotte, con la partecipazione di Italia Nostra Arcipelago toscano e della Fondazione Exodus Elba.

L’appuntamento è nel Comune di Portoferraio, alla Villa delle Grotte (dotata di ampio parcheggio auto) per martedì 4 ottobre alle ore 17,50.

L’iniziativa è organizzata nell’ambito del Tempo del Creato, il periodo in cui tutti sono invitati ad ascoltare la voce delle diverse realtà del nostro pianeta, per prendere coscienza del grido della terra e dei poveri e adoperarsi concretamente, a vari livelli, al fine di garantire un futuro vivibile.

“La scelta è caduta sul 4 ottobre – spiegano i promotori – perché è il giorno della festa di Francesco d’Assisi, proclamato patrono dell’ecologia, o meglio dei ‘cultori dell’ecologia’. Abbiamo pensato di ritrovarci, in un luogo di grande pregio ambientale e storico, per ascoltare, riflettere, suonare, cantare ed emozionarci con la bellezza del creato e delle persone”.

Si ricorda che su facebook (gruppo Circolo Laudato Si’ Elba), verranno inseriti i testi che verranno utilizzati e il link può essere richiesto inviando una email a circololaudatosielba@gmail.com

Tutti sono invitati a partecipare all’iniziativa.

Circolo Laudato Si’ Elba
Fondazione Villa romana delle Grotte

Le nostre panchine a Marciana

La Fondazione Villa romana delle Grotte è invitata a presentare un suo progetto in un laboratorio-seminario all’isola d’Elba organizzato dal Comune di Marciana, nel cuore del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, intitolato “Guardare al Paesaggio – Incontri tra Visionari”, che si terrà lunedì 19 ottobre dalle 10,30 alle 17,30 presso la Collegiata di San Sebastiano.

Il progetto che la Fondazione presenterà si chiama “Le Panchine di Tamara. La nostra rada, tra meraviglia amore e tutela, nato su proposta dell’associazione culturale Italia Nostra Sezione Arcipelago Toscano nel 2015.  Otto semplici panchine, di proprietà di Italia Nostra ma offerte in comodato gratuito alla Fondazione, rispecchiano in pieno il tema del seminario, perché, con la sobrietà della loro forma e la loro posizione strategica sul meraviglioso golfo di Portoferraio, sono la chiave per  comprendere come guardare, come vedere il paesaggio che le circonda, aprono la chiave alle interpretazioni che ognuno di noi sente inconsciamente, ce ne spiega il percorso, in un viaggio sorprendente alla scoperta di noi stessi e di come pensiamo che sia il paesaggio che conosciamo di più, o che amiamo di più.  

Il progetto delle Panchine è stato inaugurato il 23 luglio 2016 grazie all’aiuto di tanti amici della Rada di Portoferraio, al generoso sponsor Recuperando Srl. con Malvina e Giorgio Frilli, all’arch. paesaggista ed elbano adottivo Paolo Pejrone, che ha presenziato alla nascita di un nuovo parco per tutti, nel parco archeologico, realizzato con la imprescindibile collaborazione del Comune di Portoferraio.  In questi ultimi anni nuove donazioni hanno permesso di aggiungere nuove panchine.  La raccolta rimane aperta.

L’iniziativa rappresenta la seconda edizione di una proposta regionale di Italia Nostra Toscana intitolata “Guardare al Paesaggio – Incontri tra Visionari”.  La prima, con lo stesso titolo, si è svolta nel 2016. 

Un dialogo a più voci, non solo teorico ma anche pratico, per i crediti formativi per Architetti dell’Ordine Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori Provincia di Livorno.

“Il paesaggio toscano e quello elbano in particolare, sono un patrimonio straordinario, stratificato nei secoli, un bene comune che va tutelato e salvaguardato ma anche vissuto con intelligenza e attenzione.

Per questo abbiamo organizzato questo incontro esperienziale con architetti, urbanisti, fotografi, musicisti, ambientalisti, ecologisti, optometristi esperti della visione. Vogliamo approfondire e discutere alcuni aspetti del paesaggio e le problematiche ad esso legate, in una visione che sia aperta, multidisciplinare e propositiva.

Incontreremo sia chi progetta il paesaggio sia chi lo tutela con amore e talvolta con rabbia, ma anche chi semplicemente lo vive o ne usufruisce come fonte di ispirazione o rigenerazione, interagendo con esso o traducendolo con suoni o parole, come il poeta, il musicista, lo scrittore. Un optometrista ci introdurrà a scoprire e sperimentare alcuni dei meccanismi ottici e fisici, ma anche psicologici, della visione per una sempre necessaria riflessione sulla percezione. Ci accompagnerà anche una riflessione sulla fotografia in particolare sulla scuola italiana di fotografia che, per l’attenzione che ha riservato al territorio italiano, ha contribuito alla modifica della sua rappresentazione e perché i temi della visione e della percezione che sono alla base della ricerca artistica dei suoi componenti e anche del nostro intervento”. 
Andrea Abati DryPhoto
www.dryphoto.it 

 
Qui di seguito si riporta il comunicato stampa del Comune di Marciana.

Tiziana Pisani
Staff del Sindaco
Comune di Marciana
(Provincia di Livorno)
via Santa Croce 34
57030 Marciana
Tel. 0565 901215
staffsindaco@comune.marciana.li.it
www.comune.marciana.li.it

Le festività di Tutti i Santi e del 2…

” Tutto ciò che amiamo profondamente diventa parte di noi”

(Helen Keller)

All’interno del Parco archeologico della Villa romana delle Grotte una vasta area con panchine all’ombra degli olivi secolari, circondate da una fitta macchia mediterranea, e  panchine rivolte verso il mare e il continente, permette di soffermarsi sulle sfumature del mare, sul colore del cielo, sui venti, le imbarcazioni in arrivo e in partenza.  È di conforto anche per ricordare i propri cari in questo periodo delle Festività di Tutti i Santi, del 2 novembre e tutto l’anno.

Si ripropone un articolo del 2015 scritto per la Fondazione dall’architetto paesaggista Maria Pia Cunico, coautrice di due meravigliosi libri su orti e giardini all’isola d’Elba e nell’Arcipelago Toscano, edizioni Olschki.

“Le panchine di Italia Nostra in ricordo di Tamara. La nostra rada, tra meraviglia amore e tutela“

Come progettista di giardini, ogni volta che concludo il progetto di un parco, quando si chiudono i lavori del cantiere e si aprono i cancelli al pubblico, la prima cosa che voglio capire, già durante i primi giorni di apertura, è se la scelta della collocazione delle panchine nei vari spazi sia stata quella giusta. Negli usi variegati e spesso imprevedibili di uno spazio verde, è infatti molto importante prevedere dove si andrà a sedere la gente, quali spazi verranno privilegiati rispetto ad altri, se davvero avverrà quella “ritualità del ritorno” che è la sola, grande conferma dell’avvenuto consenso al proprio progetto.

La panchina di un parco o di un passeggio è per eccellenza “il luogo dello stare”, è il luogo per leggere, ma anche per dormire, una panchina è il luogo dove abbracciarsi, ma una panchina è anche per lasciarsi. Una panchina è per stare da soli, una panchina è per darsi un appuntamento e per ritrovarsi, una panchina è per stare all’ombra, per sentire un profumo, una panchina è per prendere il sole, una panchina è per ridere, per piangere, per condividere un dolore piuttosto che la merenda.

Nei parchi ottocenteschi la panchina, in ferro o in ghisa ben modellata, aveva un ruolo molto più chiaro perché veniva collocata in genere sui bordi di una radura ombrosa, a segnare una sosta e un belvedere, al di sotto dell’ombra di un viale alberato: il rimando immediato è la panchina di tanti innamorati dei boulevards parigini. Nel giardino contemporaneo invece la panchina diventa a volte una panca, dove si può anche giocare, dove si può suonare o cantare, diventa parte di una piazza, quando il parco diventa un po’ anche piazza urbana, e sembra di avere perduto il senso primario del suo essere come luogo dove poter mettere in fila i propri pensieri. Un progetto di giardino pubblico dovrebbe considerare questi due estremi e tentarne una possibile mediazione, individuando spazi adeguati per il silenzio e per la chiacchiera, per le esigenze di un pubblico sempre diverso, di giorno i vecchi, i bambini, le mamme, di notte i giovani, i rocchettari e i sognatori.

Le panchine alla Fondazione Villa Romana delle Grotte sono state concepite per spazi straordinariamente panoramici.  Il sito archeologico diventa cosi anche parco, luogo di sosta e di incontro, aperto a chi, con curiosità, si riavvicina ai nostri luoghi più cari.  Tamara, amica alla quale sono ispirate, “amava il bello, la cura, l’amore per la cultura e la natura, ne era estasiata, se ne sentiva partecipe e responsabile, ripeteva sempre che non ci si potrà mai stancare delle meraviglie che ci circondano, si soffermava spesso, nell’arco delle sue giornate, nel corso di tutta la sua vita, ad ammirare le persone e le cose”.  Queste panchine sono nate dalla generosità di tanti amici, con una raccolta fondi che, lanciata nel 2015 per il semplice acquisto di una “panchina con vista”, si è arricchita di nuovi fondi e significati che, incredibilmente, lasciano spazio per un secondo progetto simile, per nuove panchine, in nuovi spazi.

Mariapia Cunico

Mariapia Cunico è docente di Architettura del paesaggio presso l’Università IUAV di Venezia, responsabile scientifico di master, corsi di progettazione paesaggistica e restauro del giardino storico presso università italiane e straniere. È responsabile di ricerche su argomenti inerenti la storia del paesaggio e del giardino veneto e autrice di saggi e volumi sull’argomento. Svolge attività professionale occupandosi di progetti di giardini e parchi storici. 

Il progetto è stato realizzato grazie alla collaborazione del Comune di Portoferraio Assessorato alla Cultura; Cosimo de’ Medici Srl.

Le panchine di Tamara sono state generosamente donate da tutte quelle persone persone che condividono la meraviglia della nostra Rada.  Si ringraziano i soci di Italia Nostra Arcipelago Toscano; il generoso sponsor, Recuperando Srl. di Forte dei Marmi, i cui titolari, i giovani Giorgio e Malvina Frilli, hanno consegnato e installato personalmente panchine di particolare disegno e fattura; la famiglia Pacchiani; l’Associazione delle Quilters elbane; l’Università del Tempo Libero di Portoferraio.

 

Pannello: grafica dell’arch. George Guida

Quadro: Giovanni Boldini (1842 – 1931) Sulla panchina al Bois, 1872

Festival del Dialogo Interculturale

La Fondazione Villa romana delle Grotte, quale membro della Rotta dei Fenici Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa, è invitata al

XII Dialogo Euro-Mediterraneo sulla Rotta dei Fenici

Bari 24-25 ottobre

A seguito del Kick-off Meeting tenutosi in Libano (gennaio 2019), la Regione Puglia ospiterà a Bari, nei giorni 24 e 25 ottobre 2019, il XII Dialogo EuroMediterraneo sulla Rotta dei Fenici – Assemblea Generale Internazionale. Si tratta dell’evento annuale più importante dell’Itinerario. Quest’anno, grazie alla Regione Puglia, ci aspetta un ricco programma di eventi, laboratori, sessioni di capacity building in collaborazione con stakeholders internazionali e scambi di buone pratiche, in connessione con BuyPuglia, workshop per tour operator internazionali.

L’evento sarà anche una delle tappe del Festival del Dialogo Interculturale (23-24 ottobre), realizzato nell’ambito del Progetto Trames sulla Rotta dei Fenici, co-finanziato dal Programma COSME dell’Unione Europea.

Verrà inoltre firmata la Dichiarazione di Bari, un Accordo Mediterraneo sul Turismo Culturale.

A distanza di 60 anni la ripresa degli scavi

COMUNICATO STAMPA Portoferraio, 27 settembre 2019

Fondazione Villa romana delle Grotte e Comune di Portoferraio, Assessorato alla Cultura

A distanza di 60 anni

la ripresa degli scavi alla villa romana delle Grotte

La Villa delle Grotte, testimonianza archeologica di epoca romana tra le più importanti dell’isola d’Elba e una delle ville marittime presenti nell’Arcipelago Toscano, si appresta ad essere nuovamente indagata dagli archeologi dopo l’interruzione della prima stagione di scavi avviata da Giorgio Monaco nel 1959, funzionario della allora Soprintendenza alle Antichità d’Etruria.

Dal 30 settembre al 31 ottobre 2019, riprenderanno quindi le ricerche: questo nuovo progetto, che si presenta come la ideale prosecuzione e ampliamento dei precedenti interventi, è il risultato di un lavoro di équipe che ha visto la stesura di un progetto biennale, approvato e finanziato dalla fondazione tedesca Wissenschaftsförderungs gGmbH.   La donazione alla Fondazione Villa romana delle Grotte è stata ricevuta in segno dei rapporti di amicizia tra la Repubblica Federale di Germania e l’Italia.

La Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Pisa e Livorno (SABAP, Dott.ssa Lorella Alderighi) ha manifestato il proprio interesse per questo progetto e le operazioni di indagine verranno svolte con la collaborazione dell’Università degli Studi di Siena-Dipartimento di Scienze Storiche e dei Beni Culturali (Prof. Franco Cambi, responsabile per la direzione delle ricerche sul campo), il gruppo di ricerca Aithale, l’Associazione Archeologia Diffusa.  Il progetto si avvale del prezioso sostegno della Fondazione Villa romana delle Grotte e del Comune di Portoferraio, Assessorato alla Cultura.

La Fondazione ringrazia l’Associazione culturale Italia Nostra Sezione dell’Arcipelago Toscano per la continua collaborazione.

La Villa delle Grotte è stata indagata archeologicamente attraverso ricerche che al giorno d’oggi non possono più essere considerate soddisfacenti ed esaustive. Le nuove indagini e l’interesse per l’archivio del prof. Monaco saranno perciò in grado di produrre una mole importante di nuove informazioni sulla villa, di incrementare la sua valorizzazione attraverso la ricerca e la diffusione delle nuove conoscenze, e soprattutto di migliorare l’accessibilità ed ampliare notevolmente le aree visitabili, attraverso nuovi percorsi e supporti didattici.

 

INFORMAZIONI PER LA VISITA

LA VILLA È CHIUSA FINO A PROSSIME INFORMAZIONI 

CI SCUSIAMO PER IL DISAGIO – SONO IN CORSO SCAVI ARCHEOLOGICI

Nel frattempo : dal momento della riapertura, la biglietteria sarà aperta fino all’11 novembre, venerdi sabato e domenica e comprenderà la Cosmopoli Card del Comune di Portoferraio e Cosimo de’ Medici Srl. nei giorni qui indicati.

Visite guidate con l’archeologo saranno possibili:IN PREPARAZIONE, ENTRO BREVE

Info:

Villadellegrotte@gmail.com

http://villaromanalegrotte.it

tel. 3385439270

https://www.facebook.com/villaromanadellegrotte/

Informazioni per

Email: info@visitaportoferraio.com
Tel.: +39.0565.914121
+39.0565.944024

COSIMO DE’ MEDICI SRL. 

FOTO

Nella foto di copertina: gli archeologi dell’Università di Siena Laura Pagliantini e Edoardo Vanni, responsabili degli scavi archeologici attualmente in corso alla Villa rustica di San Giovanni e la Villa romana delle Grotte; Paolo e Chiara Gasparri, proprietari del Podere Gasparri sede dello scavo di San Giovanni; le figlie del prof. Giorgio Monaco in visita alla Villa romana delle Grotte.

QUI DI SEGUITO:

Brochure del convegno “L’isola d’Elba da Giorgio Monaco ai giorni nostri” organizzato dalla Soprintendenza ABAP per le Province di Pisa e Livorno il 14 giugno 2019, con la collaborazione della Fondazione Villa romana delle Grotte.

Il Soprintendente Prof. Andrea Muzzi e l’archeologa Dott.ssa Lorella Alderighi, funzionario responsabile per l’isola d’Elba

Il team dei ricercatori dell’Università di Siena, membri del Gruppo Aithale:

Gli archeologi Prof. Franco Cambi, Dott.ssa Laura Pagliantini, Dott. Edoardo Vanni

Del Gruppo Aithale fanno parte:

Prof. Franco Cambi, Docente di Archeologia dei Paesaggi, Dip.to di Scienze Storiche e dei Beni Culturali, Università di Siena

Prof. Marco Benvenuti
Dip.to Scienze della Terra, Università di Firenze 

Dott. Alessandro Corretti, Laboratorio di Storia, Archeologia, Epigrafia, Tradizione dell’Antico
Scuola Normale Superiore di Pisa

 

Assessore alla Cultura del Comune di Portoferraio Dott.ssa Nadia Mazzei

Cecilia Pacini, Presidente della Fondazione Villa romana delle Grotte, con l’archeologa Laura Pagliantini, direttore scientifico della Fondazione.

Cecilia Pacini è Presidente di Italia Nostra Toscana e Arcipelago Toscano.

 

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