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Eccezionale lavoro di squadra Agosto 2018-dicembre 2019 per la…

Un bel lavoro di squadra per la Villa romana delle Grotte

 

La Fondazione Villa romana delle Grotte ha concluso l’anno 2018 con un grande risultato che sarà illustrato in modo completo nel corso del 2019. In attesa di ricevere le necessarie autorizzazioni per poter divulgare le novità, si ringraziano tutti i componenti di un grande lavoro di squadra che ha reso possibile un accordo con la fondazione tedesca Wissenschaftsfcirderungs gGmbH.  Una donazione permetterà la prossima riapertura delle ricerche archeologiche sulla collina della Villa romana delle Grotte per il periodo 2019-2020.   Prossimo appuntamento: a settembre! Le più vive congratulazioni allora a… 

 

Alle Amministrazioni del Comune di Portoferraio, passata e presente, per aver raggiunto e continuato a mantenere un accordo fondamentale di collaborazione con la Fondazione Villa romana delle Grotte e per il suo inserimento nella valorizzazione del sistema museale di Portoferraio con la Cosimo de’ Medici Srl;

All’ispettrice archeologa per l’isola d’Elba per la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Pisa e Livorno Lorella Alderighiper aver creduto nel progetto fin dall’inizio, per la sua preziosa collaborazione e guida nella stesura del progetto, nel processo amministrativo ed archeologico;

Al CdA della Fondazione per la condivisione dell’entusiasmo nel perseguire il progetto;

Alla Fondazione che, costituita nel 1996, ha negli scopi statutari la promozione “di studi e ricerche archeologici e storici nell’isola d’Elba” e di “relazioni culturali, in campo archeologico e storico con musei ed organismi culturali e scientifici”, a cui si collega la Collana “Memoria e progetto”, curata da Marcello Pacini, che comprende lo studio “Elba romana: la villa delle Grotte” di Sonia Casaburo, con prefazione di Orlanda Pancrazzi pubblicato nel 1997;

Al Gruppo Aithale e ad Archeologia Diffusa Aps per le ricerche archeologiche e geologiche in corso sulla Rada di Portoferraiosvolte da tre università toscane, quali l’Università di Siena (Archeologia), Università di Firenze (Scienze della Terra) e Scuola Normale Superiore di Pisa (Archelogia), nelle quali è compresa la Fondazione Villa Romana delle Grotte, in particolare a Franco Cambi, Marco Benvenuti, Alessandro Corretti, Laura Pagliantini, Giorgia Di Paola, Rosarosa Manca, Edoardo Vanni;

All’azione difundraisingdella Fondazione per la ricerca di finanziamenti e donazioni;

Agli archeologi Laura Pagliantini e Edoardo Vanni per la collaborazione nella redazione del progetto;

A Laura Pagliantini e Alessandro Pastorelli che, con la direzione della Soprintendenza, hanno nel 2017-2018 inaugurato il primo intervento di analisi archeologica e architettonica (le due cisterne) dai tempi del prof. Giorgio Monaco, finanziato da ASA SpA;

Ai soci tedeschi di Italia Nostra che hanno agito da interpreti, mediatori e consulenti legali internazionali;

Al consulente commercialista Matteo Boldri che ha risolto quesiti amministrativi;

Al prestigio dell’associazione culturale Italia Nostra per la collaborazione al progetto;

A tutti i soci e simpatizzanti delle associazioni di volontariato per aver dato sempre un supporto eccezionale;

Nel ricordo del meraviglioso esperimento di Archeo Color Aps. con Laura Pagliantini, Luisa Zito e Luisa Quaglia.

Hermia in trasferta 

Scrive il Prof Franco Cambi
“Hermia era lo schiavo manager che, per conto dei suoi padroni, i Valeri Messallae, dirigeva la loro azienda agricola nella rada di Portoferraio (Isola d’Elba) e faceva fermentare il vino in grandi dolia di terracotta. È arrivato a Pompei.
Azienda Agricola Antonio Arrighi e Archeologia e storia nella rada di Portoferraio collaborano da anni a questo e ad altri progetti.
#sangiovanni2018
#archeologiastoriaradaportoferraio
#isoladelba
Dipartimento di scienze storiche e dei beni culturali
Università degli Studi di Siena”

L’olio degli antichi romani dagli olivi della villa delle…

La Fondazione ha gestito la raccolta nel sito archeologico e la mini-produzione. Dopo duemila anni l’area riscopre la sua vocazione agricola perduta nel tempo

PORTOFERRAIO. Il nome è presto detto. Si chiamerà l’“olio delle Grotte”, quello che ieri pomeriggio, lunedì 8 ottobre, è stato spremuto al frantoio dello Scoglio. «Non è molto – mette le mani avanti Cecilia Pacini, presidentessa della Fondazione Villa Romana delle Grotte – ma fa niente. Ci sono olivi maestosi che si affacciano sul golfo di Por- toferraio. Questo può essere considerato l’anno zero dell’olio delle Grotte».

Così, nel verde che apparteneva tra il I sec. a.C. e quello d.C. al- la prestigiosa famiglia patrizia romana dei Valerii, si riscopre l’antica vocazione, quella dei frutti della terra. Quindi dell’agricoltura. Ma come si è arrivati alla premitura delle olive colte in quella che fu l’ultima tenuta di Marco Valerio Messalla? «Abbiamo cominciato dal 2016 – ricostruisce i passaggi Pacini – grazie alla collaborazione del Comune, della Cosimo de’ Medici e di alcuni volontari abbiamo cominciato a tagliare le ricca vegetazione attorno ai resti della villa. Prezioso il contributo dell’impresa “Green Garden” di Antonio Malaggese. In questo modo sono venuti fuori questi poderosi olivi che erano quasi completamente sommersi dalle frasche e non più visibili.

Una cassette di olive raccolte alle Grotte

Nel 2017 non hanno fatto frutti e questo ci ha indotto a pensare che la vegetazione l’avesse irrimediabil- mente compromessi. Però a febbraio e marzo ci sono state copiose piogge e queste hanno favorito la rinascita. Sicché con il contributo di Marco AmbrosiniStefano ProvenzaliLio Bardi e Thomas di Rio Marina, professionisti olivicoltori e volontari è stato possibile riportare agli antichi splendori questi secolari olivi. Il tutto rientra nella realizzazione del “Cammino della Rada”, il progetto curato da Italia Nostra.

Giornate Europee del Patrimonio 2018

Archeologia per tutti

Giornate Europee del Patrimonio 2018 

La Villa romana delle Grotte ospita lo Scavo archeologico di San Giovanni

Con la partecipazione di Acqua dell’Elba e Azienda Arrighi

 

Ospiti d’eccezione ci aspettano domenica 23 settembre alle ore 17,30 alla Villa romana delle Grotte.  Cinque storie per raccontare un’avventura che abbraccia il tema scelto quest’anno per le Giornate Europee del Patrimonio 2018, “L’Arte di condividere”.

È un appuntamento per condividere ancora una volta il ritorno all’Elba dell’università di Siena e dei suoi ricercatori. Con circa 1.500/1.800 studenti e scolari elbani in visita ogni anno, per sei anni consecutivi, ritroveremo alcuni archeologi che hanno capovolto le aspettative di un’esperienza di solito immaginata per specialisti.

Accanto a loro si sono affiancate una famiglia speciale e una comunità. Associazioni culturali e imprenditoriali hanno fatto rete in una gara di ospitalità e accoglienza. Enti pubblici hanno iniziato un percorso congiunto indispensabile. Come è possibile che questi ricercatori siano diventati un caso mediatico?

L’occasione per dimostrarlo la offre l’azienda Acqua dell’Elba con l’inaugurazione di un suggestivo pannello, vero viaggio nella Villa delle Grotte.  “La Villa – spiega Fabio Murzi – non è un sito archeologico isolato, ma appartiene a un’area di archeologia diffusa che abbraccia tutta la collina e la storia dell’isola d’Elba, nel mare e sulle rotte delle nostre isole dell’Arcipelago Toscano”.

Dopo i successi del vino prodotto sull’esempio della Villa rustica di San Giovanni, torna alle Grotte anche Antonio Arrighi, che mostrerà il risultato, apparentemente improbabile, in realtà felice, della condivisione tra ricerca archeologica, tradizione, tenacia e proposte innovative.

Quale “Arte di condividere” allora? L’Anno europeo del patrimonio culturale 2018 lo racconta bene con il suo motto: “il nostro patrimonio: dove il passato incontra il futuro”. Ci ricorda che il nostro patrimonio appartiene a tutti e ognuno è invitato a sperimentare, apprezzare e fruire.  Si uniscono al nostro percorso anche la Federazione Europea degli Itinerari Storici, Culturali e Turistici che ci prende per mano e ci porta in giro per l’Europa e La Rotta dei Fenici del Consiglio d’Europa che ci guida tra le antiche civiltà del Mediterraneo.

Evento organizzato dalla Fondazione Villa romana delle Grotte con la collaborazione del Comune di Portoferraio/Assessorato alla Cultura e Cosimo de’ Medici Srl.  Si avvale anche della collaborazione dell’Università di Siena, di Archeologia Diffusa Aps., delle aziende Acqua dell’Elba e “Vini Arrighi”, delle associazioni Italia Nostra Arcipelago Toscano e Elba Taste.  Con il patrocinio della FEISCT Federazione Europea degli Itinerari Storici Culturali e Turistici e della Rotta dei Fenici.

 

Le Giornate Europee del Patrimonio (GEP) sono il più partecipato degli eventi culturali in Europa, promosso fin dal 1991 dal Consiglio d’Europa e dalla Commissione Europea.  In Italia vi aderiscono i luoghi della cultura statali e musei locali, ma anche gallerie, fondazioni e associazioni private con visite guidate, iniziative speciali e aperture di spazi normalmente chiusi al pubblico.

 

Per informazioni cell – 327 8369680; email – villadellegrotte@gmail.com;  Pagina Facebook – Villa romana delle Grotte

INGRESSO GRATUITO

Gli eventi avranno anche risonanza e visibilità sui social grazie agli hashtag #GEP2018 #artedicondividere #EuropeForCulture

villa romana delle grotte locandina acqua

ACQUA ANIMA VIVENS – L’ACQUA È VITA

Visita straordinaria delle cisterne della Villa romana delle Grotte
È nato un nuovo progetto!

Il legame tra l’acqua, indispensabile per la vita, e l’uomo è sempre stato molto complesso, soprattutto nelle epoche passate e per di più su di un’isola, dove la ricerca e la conservazione delle acque potabili deve aver richiesto una cura ancora più intensa.

L’occasione per ripercorrere l’importanza dell’acqua per la Villa romana delle Grotte sarà giovedì 19 luglio, ore 18.45, con un appuntamento dal titolo “Acqua anima vivens”.

Sarà condotta una visita guidata tematica sull’uso dell’acqua per gli antichi e sui culti ad essa associati, con la visita straordinaria delle due grandi cisterne, ancora ben conservate. È un’occasione preziosa, perché di solito le cisterne sono accessibili solo se accompagnati, e per piccoli gruppi.  La prima è inglobata nel complesso residenziale della villa, l’altra è invece ubicata a monte sulla strada provincialei resti della Villa vanno ben oltre la rete di recinzione del parco archeologico: la Villa marittima era immensa, con piscine, terme private, giochi d’acqua e ninfei!
Consigliate calzature comode da passeggiata in campagna e una macchina fotografica per il panorama mozzafiato.

Per permettere la conservazione di queste bellissime strutture è necessario un progetto di restauro che consenta non solo di conoscere le tecniche edilizie antiche ma anche di poter godere nuovamente di questi ambienti ed ammirare la grande perizia ingegneristica dei romani. È in corso una campagna di raccolta fondi grazie ai benefici di Art Bonus, strumento che permette detrazioni fiscali del 65% per donazioni alla cultura. L’evento, dal significato altamente simbolico, è dedicato agli abitanti di un’isola che ha lanciato un grido di allarme per l’emergenza idrica.  

Grazie alle indagini e ai rilievi condotti, è stato possibile indagare lo stato attuale di conservazione e le operazioni di consolidamento necessarie per assicurare alle cisterne una rinnovata fruizione. Sarà presente  il prof. Andrea Guerrini, presidente dell’Azienda Servizi Ambientali ASA S.p.A.sponsordi questo studio.

Durante l’incontro aperto al pubblico saranno illustrati i risultati di uno studio archeologico ed architettonico svolto durante l’inverno condotto dalla drssa Lorella Alderighi per la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Pisa e Livorno, dalla direttrice scientifica della Fondazione e coordinatrice museale della Cosimo de’ Medici S.r.l., archeologa Laura Pagliantini e da Alessandro Pastorelli, architetto specializzato in restauro e uno dei membri del nostro CdA.  Il progetto della Fondazione, coordinato dalla presidente Cecilia Pacini, si avvale della collaborazione di Italia Nostra Arcipelago Toscano.

Questo appuntamento è la prima parte di un ambizioso progetto presentato nell’ambito delle “Notti dell’Archeologia della Regione Toscana 2018”organizzate dal Comune di Portoferraio, Assessorato alla Cultura e Cosimo de’ Medici Srl, con la collaborazione della Fondazione Villa romana delle Grotte e dell’associazione culturale Italia Nostra Arcipelago Toscano.

Per informazioni, prenotazioni e donazioni: villaromanalegrotte@gmail.com
Tel. 327 8369680
https://www.facebook.com/villaromanadellegrotte/

 

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