2/3- CULTURA O PATRIMONIO CULTURALE? #iorestoacasa
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16 Luglio 2020

Laboratori di “Progettazione Culturale” di Massimiliano Zane

Pubblicato su Facebook  marzo 2020 – parte terza e ultima

 

La Fondazione ringrazia Massimiliano Zane per il permesso di riprodurre e condividere alcuni suoi appunti e ciclo di lezioni sulla Progettazione Culturale.  Tre slides su un tema fondamentale, la Convenzione di Faro che ispira tutti i nostri eventi e tutte le nostre iniziative.

Un percorso di tenore generale per comprendere le basi per impostare una progettualità culturale, e come mettere a valore le opportunità offerte dal patrimonio con le necessarie accortezze.  Progettare cultura in modo partecipato è, appunto, la partecipazione.

Slide 3: CULTURAL HERITAGE, LA PROGETTAZIONE PARTECIPATA

Le risorse principali di un territorio sono le persone, le conoscenze e le competenze di cui sono portatrici. Per questo, un processo sviluppo delle risorse culturali efficace non può prescindere dal coinvolgimento attivo della persone, delle comunità che in quel territorio vivono. 

Parlare di partecipazione culturale significa attivare un lavoro complesso che va ben oltre la retorica: si può chiamare partecipazione solo se le persone detengono una certa quota di potere, altrimenti è solo “sfruttamento”. Significa toccare tanti diversi fattori “attivanti”, tra tutti la responsabilità e la fiducia, senza i quali l’idea stessa di partecipazione fallisce. 

Allora, per dare nuovo valore alla cultura occorre dare nuovo valore dalle persone, perché il patrimonio principale di un territorio sono prima di tutto proprio le persone: quelle che in quel territorio si identificano e lo vivono (anche solo temporaneamente). Progettare cultura significa innanzitutto riuscire a creare valore dal dialogo e dal confronto tra queste persone. E per farlo non basta creare estemporanee occasioni per intercettare i desideri degli abitanti o dei visitatori, occorre avviare un vero e proprio percorso che inizi col mettere in «rete» soggetti e processi.

Ecco che sempre più una nuova idea di innovazione culturale prende forma: per progettare cultura serve coinvolgere direttamente tanto le persone quanto le istituzioni pubbliche e private (a tutti livelli, interni ed esterni, quali che siano compiti e impieghi) in tutte le fasi dello sviluppo progettuale; significa elaborare proposte e soluzioni innovative che nascono da una prospettiva condivisa e da una riflessione che guarda a creare nuove traiettorie di sviluppo e crescita (economica e sociale) trasversale e a lungo termine.

 

Qui la prima parte: https://www.facebook.com/1072448554/posts/10218049252237500/?d=n

Qui la seconda parte: https://www.facebook.com/1072448554/posts/10218072287653371/?d=n

 

Massimiliano Zane è progettista culturale, consulente strategico per lo sviluppo e la valorizzazione del patrimonio, membro ICOMOS.

 

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