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VILLA ROMANA DELLE GROTTE: CON ACQUA DELL’ELBA ALLE RADICI…

A settembre dell’anno scorso, presso la Villa Romana delle Grotte è stato inaugurato il pannello del percorso di visita archeologico che abbiamo contribuito a realizzare. Scopriamo insieme qualcosa di più, su questo meraviglioso sito…

VILLA ROMANA DELLE GROTTE: UN SITO ARCHEOLOGICO CHE PROFUMA DI NOBILTA’. 
La Villa Romana delle Grotte è una delle testimonianze archeologiche di epoca romana più importanti dell’Arcipelago Toscano: una grande residenza signorile edificata in epoca Augustea (1° Secolo D.C.) situata sul promontorio affacciato sul Golfo di Portoferraio. Un raffinato sito archeologico che i visitatori possono scoprire camminando tra i resti della villa e delle terme, immaginando la quotidianità dell’epoca e la realtà nobiliare degli abitanti di questa imponente residenza romana.

VILLA ROMANA DELLE GROTTE: UN PANNELLO PER QUATTRO ITINERARI ARCHEOLOGICI.
Il pannello, realizzato con la grafica di George Guida e le foto di Stefano Muti, rappresenta visivamente i quattro itinerari di visita suggeriti dalla Fondazione: archeologico, panoramico, botanico, dell’acqua. Durante quest’ultimo ad esempio, il focus dei visitatori si concentra sulla visita alle antiche cisterne che raccoglievano, tra le altre cose, le acque destinate al quartiere termale, riconoscibili per il rivestimento in cocciopesto altamente impermeabile.

VILLA ROMANA DELLE GROTTE: L’ARTE DELLA CONDIVISIONE.
Negli anni, le tante iniziative promosse tra gli altri da Acqua dell’Elba, inserite nelle Giornate del Patrimonio 2018, hanno aumentato la conoscenza e il numero dei visitatori di questo meraviglioso museo a cielo aperto. Perché è anche grazie all’impegno congiunto di associazioni culturali, imprenditoriali e naturalmente scolastiche e di ricerca che siti affascinanti come la Villa delle Grotte si mantengono luoghi di cultura “vivi”, belli da condividere e salvaguardare insieme.

“Le Grotte in Trasferta” agli Arsenali Medicei di Pisa.…

Per il ciclo “Le Grotte in Trasferta”, siamo andati a Pisa per ammirare l’ “Alkedo”, presentata come la star dell’Arsenale Mediceo di Pisa: un’antica nave a remi di epoca augustea appena restaurata, una delle sedici ritrovate nel 1998 accanto alla stazione ferroviaria di Pisa-San Rossore, a due passi dalla Torre Pendente, in quello che allora era un porto del bacino dell’Arno, molto diverso nell’età antica. La nostra curiosità, unita alla ricerca continua di spunti di condivisione delle esperienze elbane, non poteva non motivare un viaggio nato proprio per rendersi conto di come anche l’Elba possa essere interessata a questi ritrovamenti.

La dott.ssa Gloriana Pace, uno degli archeologi che seguono i lavori di restauro, accompagnandoci alla visita, ci ha spiegato che “Alkedo”, nome inciso sull’imbarcazione, significa “gabbiano”. Entrare nell’Arsenale adesso significa essere per metà in un museo, per metà in un laboratorio: le navi sono ancora in fase di rimontaggio, asse per asse, pezzo per pezzo. Per terra e intorno, pennelli, resine, attrezzi di falegnameria, cime, disegni: un vero cantiere. Per questo l’ingresso è possibile solo accompagnati da un esperto.

Un pensiero non può non rimbalzare anche all’Elba, al suo ruolo strategico e nei traffici marittimi attraverso i secoli, ai relitti delle nostre coste ed ai reperti nei nostri musei archeologici.  L’Elba è stata un luogo centrale, dall’antichità ad oggi, delle rotte del Mediterraneo.

Diamo allora a tutti appuntamento al prossimo anno 2018, per l’inaugurazione di un nuovo polo culturale e turistico di Pisa, quando i restauri saranno finalmente conclusi e la mostra potrà essere inaugurata all’interno di un’area meravigliosa, con un importante recupero degli antichi spazi, resi moderni grazie alle nuove tecnologie di ricerca, al supporto multimediale, a un restauro d’avanguardia e ad un allestimento suggestivo con la ricostruzione delle magnifiche imbarcazioni. Con questa mostra, potremo così avvicinarci alla navigazione antica, nella consapevolezza che anche i nostri musei archeologici hanno reperti di pregio arrivati a noi dal mare, che attendono di essere conosciuti meglio e valorizzati. Lavorando un po’ di fantasia potremmo immaginare perfino l’ “Alkedo” ancorare davanti alla Villa delle Grotte!

“Le Grotte in Trasferta” è un progetto della Fondazione Villa romana delle Grotte/Assessorato alla Cultura del Comune di Portoferraio – Cosimo de’ Medici Srl., con la collaborazione di Italia Nostra Arcipelago Toscano, che ci vede impegnati in attività scientifiche promosse dalla Fondazione stessa o a cui la Fondazione viene invitata a partecipare. In alcuni casi siamo relatori a convegni, in altri promotori di iniziative didattiche, progetti locali, nazionali o europei; in altri semplicemente partecipiamo ad eventi o manifestazioni.

Si ricorda che la Villa è aperta tutto l’anno, su prenotazione, per visite, attività didattiche, eventi sociali
Per informazioni o prenotazioni: villaromanalegrotte@gmail.com
Telefono: 327 8369680

 

I maestosi olivi della Villa Romana delle Grotte e…

È possibile visitare la Villa romana delle Grotte nel Comune di Portoferraio questa domenica 1 ottobre alle ore 10:00 per una visita guidata sul recupero dei maestosi olivi all’interno del parco archeologico. Gli olivi stanno straordinariamente dando i primi frutti, grazie alla bonifica delle rovine romane dalle piante infestanti avvenuta lo scorso inverno, che le avvolgevano completamente.

La visita completa la parte pratica del primo Corso Base di Potatura Olivi iniziato venerdì dal suggestivo titolo: “CONOSCENDO SI POTA, IGNORANDO SI TAGLIA – Sistemi di gestione degli oliveti a basso impatto economico e ambientale” tenuto dall’Associazione Vaso Policonico.

La partecipazione al corso anche degli studenti della classe 3a dell’ITCG Cerboni – Istituto Agrario/Geometri dell’Isola d’Elba si inserisce nell’ambito della loro collaborazione al più vasto progetto di recupero e potatura degli olivi, iniziato lo scorso anno accademico con le docenti prof.ssa Brunella Brighetti e prof.ssa Maria Grazia Barboni, a cui si aggiungono quest’anno il prof. Stefano Cosimi e la prof.ssa Chiara Bartolini. Gli studenti riceveranno un attestato dall’associazione professionale organizzatrice.

Protagonisti, insieme agli olivi, sono professionisti, studenti e volontari, appassionati della nostra memoria storica e della meravigliosa area archeologica. L’attuale corso nasce da una collaborazione tra la Fondazione Villa romana delle Grotte/ Assessorato alla Cultura del Comune di Portoferraio, la Cosimo de’ Medici Srl, Italia Nostra Arcipelago Toscano, gli studenti dell’ITCG Cerboni, e Marco Ambrosini, appassionato di olivicoltura e potatore di olivi, insieme all’Associazione Vaso Policonico per la prima volta all’Elba.

Inizia l’orario autunnale della Villa. La biglietteria sarà aperta fino al 31 ottobre il venerdi, sabato e domenica, dalle ore 10:00 alle 13:00 e dalle 15:30 alle 19:10. Per i non iscritti al corso il biglietto ridotto per questo evento sarà di 3 euro.

Informazioni

Potatura@vasopoliconico.it

Facebook Olivicoltura Elbana: https://www.facebook.com/olivicoltura-elbana-2075408652485128/

Marco Ambrosini: 342 1847452 Raffaele Cianflone: 340 5877408

“Conoscendo si pota, ignorando si taglia”

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Marciana: un passato al futuro. Paesaggi della prosperità e…

“Marciana: un passato al futuro. Paesaggi della prosperità e della paura nell’Elba occidentale”, che si svolgerà sabato 4 e domenica 5 novembre presso la Collegiata di San Sebastiano a Marciana (Isola d’Elba).
Sarà presente anche la Villa delle Grotte e verranno presentate alcune delle novità emerse dagli scavi archeologici di San Giovanni.

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Chiusa la campagna scavi a San Giovanni

Non c’è niente da fare: c’è malinconia, un po’ di tristezza e già tanta nostalgia. Le campagne di scavo sono massacranti ma sono anche una cosa meravigliosa, perché si crea un’alchimia incredibile con i tuoi compagni di avventura. Loro capiscono i tuoi dolori muscolari, la tua stanchezza, il tuo sconforto e la tua gioia improvvisa quando “scopri” qualcosa di bello.

Quello che si è creato a San Giovanni in questi 6 anni è molto più di questo, e sono riuscita a scorgerlo nei centinaia di bambini che ci hanno fatto visita, nei loro occhi pieni di curiosità e gratitudine. L’ho visto negli sforzi dei ragazzi che qui si sono formati e che sono diventati grandi e bravi archeologi. L’ho visto nella enorme passione delle persone che ci sostengono, ogni anno sempre di più, perché credono che quello che facciamo e troviamo siano cose che appartengono prima di tutto a loro.

Come diceva Riccardo Francovich “tutto deve partire dalla consapevolezza che il patrimonio archeologico è un bene collettivo, che per essere conservato e diventare elemento essenziale nel processo di sviluppo, deve condurre all’inclusione, alla partecipazione e alla condivisione. La divulgazione è importante anche per la ricerca. O trasmetti in modo chiaro quello che stai facendo oppure hai fallito il tuo compito.”

Missione riuscita.. ciao scavo, speriamo di rivederci!!

Laura Pagliantini, 28 ottobre 2017

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