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Il Tirreno parla di noi

Un’intervista del quotidiano “Il Tirreno”

Prosegue alle Grotte il lavoro dei ricercatori universitari

Il professor Cambi: «Rinvenuti alcuni interessanti reperti»

Con la tecnologia riprendono forma la villa romana e le splendide terme

 

Luigi Cignoni /5 ottobre 2020 PORTOFERRAIO

 

La tecnologia a disposizione degli studiosi, dei ricercatori e di tutti gli appassionati di storia antica per scoprire i tesori nascosti nei secoli dal tempo e da una coltre di terreno. È l’aspetto più interessante di questa stagione di scavi, targata 2020, alla Villa Romana delle Grotte in clima Covid-19 che ha visto notevolmente ridotto il numero di laureandi e ricercatori dell’Università di Siena, coordinati dal loro docente, Franco Cambi. Sei/sette in tutto (negli anni passati erano il doppio) che si sono alternati sul poggio che si affaccia sul golfo di Portoferraio.

Quest’anno, grazie anche alla collaborazione con gli studenti del dipartimento di architettura (DIDA) dell’Università di Firenze, sono stati eseguiti rilievi dell’intero complesso abitativo attraverso il laser scanner per una ricostruzione, affidata alle più moderne e sofisticate tecnologie, per far vedere ai visitatori come effettivamente era la villa nel periodo di massimo splendore.

E sempre in fatto di tecnologie, un’audio guida gratuita, con un’App scaricabile sul cellulare. «Dovevamo fare i conti – ci ha detto il direttore della campagna di scavi, Franco Cambi – con l’eccezionalità della stagione contrassegnata dal coronavirus. Ma al tempo stesso non volevamo mancare all’appuntamento. Così si è optato di far partire lo stesso la campagna di scavi anche se a scartamento ridotto». Sono stati quindi rivisti i piani e i programmi iniziali per adattarli all’attuale stato di cose.

La prima settimana è stata dedicata completamente (anche in considerazione delle non buone condizioni meteo) alla catalogazione dei reperti che sono stati raccolti in diverse cassette. Sono stati effettuati dei carotaggi a campione sul pianoro della villa e ci si è concentrati poi sul complesso termale che si affaccia sulla piana di San Giovanni. Le decorazioni degli ambienti residenziali, quelle riportate alla luce sono molto curate, secondo i gusti correnti in quel periodo nella capitale. «Le stanze – dice ancora Cambi – erano rivestite di marmi colorati o coperte da intonaci dipinti a motivi floreali. I pavimenti realizzati a mosaico in bianco e nero o con formelle di marmo colorate, disposte a creare motivi geometrici. Sono stati rinvenuti degli interessanti reperti che saranno presentati al pubblico nella prossima conferenza stampa in programma per il 9 ottobre».

«La Villa romanaha sottolineato Nadia Mazzei, assessore alla Culturaha ancora tanto da raccontarci. Per questo come amministrazione comunale abbiamo voluto sostenere il progetto portato avanti dal gruppo archeologico di Cambi, i ricercatori dell’Università degli studi di Siena, Dipartimento di Scienze Storiche e dei Beni Culturali, la Fondazione Villa Romana che con le loro indagini hanno contribuito a ricostruire la storia di questo sito».

«Questo sito frequentato da alti dignitari senatoriali romaniaggiunge Cambiè un luogo vocazionale da cui si domina il promontorio su cui sorgerà Cosmopoli e la rada».

Edoardo Vanni, assegnatario di ricerca dell’Università di Siena conclude: «Questi siti archeologici della Piana di San Giovanni e della Villa delle Grotte sono formidabili laboratori di formazione per i futuri archeologi che vengono qui a imparare le tecniche per farne tesoro nelle loro future professioni. Il sito termale delle Grotte è veramente un esempio perfetto».

Archeologi geologi e architetti insieme per la Villa !

ARCHEOLOGI, GEOLOGI

e ARCHITETTI insieme per la Villa!

Fino a qualche mese fa sembrava impossibile anche solo immaginare la ripresa delle attività sul campo.. e invece, con una piccola ma motivata rappresentanza, gli archeologi dell’

Università degli Studi di Siena

Dipartimento di scienze storiche e dei beni culturali

sono sbarcati all’Elba e fino al 9 ottobre si occuperanno di indagare altre zone della villa.

La prima settimana ci ha visti impegnati nella catalogazione dei reperti (con montagne di cassette 😂) e nella proficua collaborazione con il Dipartimento di Architettura (DIDA)- Università degli Studi di Firenze, che ha eseguito un magnifico rilievo della villa attraverso il laser scanner.

Da domani.. si comincia davvero!! Veniteci a trovare!!

Di che si occupa un archeo – zoologo!?

Le Notti dell’Archeologia 2020  

Ossa, conchiglie, palchi di cervi e altre sorprese

Un’archeozoologa alla Villa romana delle Grotte!

Martedi 28 e giovedi 30 luglio ore 18:30

Non si ottiene nulla senza esempi pratici.   Come la terra, la mente ha tempi analoghi, occorre nutrirla e mantenerla duttile: trafficare con la mente e le mani significa prendere cura di se stessi e crescere.  Sono i più piccoli quest’anno i privilegiati delle “Notti dell’Archeologia”, manifestazione regionale a cui ha nuovamente aderito il Comune di Portoferraio, grazie ad attività a loro dedicate.

Martedi 28 e giovedi 30 alle ore 18,30 continuano i laboratori interattivi dedicati ai bambini alla Villa romana delle Grotte, chiamati a partecipare attivamente attraverso la formula dell’imparare giocando, coordinati questa volta da un’archeologa che si è da poco unita al team del progetto di ricerca e scavo in corso: venite a dare con noi un (caloroso e affettuoso) benvenuto alla giovane archeozoologa Claudia Abatino, per la prima volta all’isola d’Elba.

Evento del 28 luglio, ore 18:30. Un giorno da archeozoologo. Ingresso 5 euro a famiglia

Per far comprendere ai bambini l’importante ruolo svolto dagli animali nella vita quotidiana dell’uomo per le società del passato verrà spiegato come siano stati utilizzati per preparare cibo, per il lavoro nei campi, per produrre indumenti e utensili utili all'uomo, ad esempio come pettini, rastrelli, strumenti musicali o… bambole!

Il laboratorio presenta un’inquadratura generale con illustrazioni e una piccola collezione di ossa animali, palchi di cervidi, conchiglie marine e copie di reperti archeologici. Verrà spiegato che cos'è un reperto faunistico, come viene trattato dal momento del recupero all'analisi in laboratorio e quali informazioni può regalare. Assieme all'esperta che li guiderà, potranno cimentarsi nell'identificazione degli elementi anatomici e verrà fornito del materiale didattico da colorare. 

 Evento del 30 luglio, ore 18:30. L’artigianato al tempo dei romani. Ingresso 3 euro

Saranno illustrate le materie prime di origine animale utilizzate dagli artigiani per produrre oggetti di uso quotidiano in epoca romana.

La cornice della Villa, un tempo animata e vissuta, si presta perfettamente per parlare di oggetti d'arredamento, suppellettili e oggetti di uso personale. Durante la visita, verranno mostrate alcune delle materie prime utilizzate, riproduzioni di scarti di lavorazione, oggetti finiti e strumenti da lavoro utilizzati dalle maestranze del tempo per la loro produzione.

 

Gli appuntamenti delle Notti dell’Archeologia 2020 della Regione Toscana organizzati dal Comune di Portoferraio sono un’iniziativa dell’Assessore alla Cultura e Turismo Nadia Mazzei con la collaborazione della Fondazione Villa romana delle Grotte e Archeologia Diffusa Aps.  Data l’emergenza sanitaria, i laboratori si atterranno alle norme di distanziamento ancora vigenti e alle disposizioni regionali in corso.

 

Foto:

Il carapace di tartaruga diventa la cassa di risonanza di una lira suonata dal dio Apollo nel 460 a.C.!
(foto da De Grossi Mazzorin (a cura di) 2011)

Diretta e differita! la presentazione di Laura

«𝘐𝘰 𝘩𝘰 𝘷𝘰𝘭𝘶𝘵𝘰 𝘪𝘯𝘥𝘢𝘨𝘢𝘳𝘦
𝘪 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘰𝘳𝘯𝘪 𝘥𝘪 𝘶𝘯’𝘪𝘴𝘰𝘭𝘢.
𝘊𝘪𝘰̀ 𝘤𝘩𝘦 𝘩𝘰 𝘴𝘤𝘰𝘱𝘦𝘳𝘵𝘰 𝘱𝘦𝘳𝘰̀
𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘪 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘰𝘳𝘯𝘪 𝘥𝘦𝘭𝘭’𝘰𝘤𝘦𝘢𝘯𝘰»
Ludwig Wittgenstein

Martedi 5 maggio alle ore 18.00 grazie alla pagina Facebook della Casa Editrice EDIPUGLIA, va in onda la diretta FB con l’archeologa Laura Pagliantini, laLibreria MardiLibri di Portoferraio e EDICOLA ELBANA SHOW.

AITHALE L’Isola d’Elba – Per saperne di più cercare QUI 

Si parlerà della storia, dell’ archeologia e dei paesaggi dell’Isola d’Elba. Non mancate!

Per vedere la diretta, anche in differita : https://www.facebook.com/events/1400971386753979/

1/3- CULTURA O PATRIMONIO CULTURALE? #iorestoacasa

Laboratori di “Progettazione Culturale” di Massimiliano Zane

Pubblicato su Facebook 9 marzo 2020

 

La Fondazione ringrazia Massimiliano Zane per il permesso di riprodurre e condividere alcuni suoi appunti e ciclo di lezioni sulla Progettazione Culturale.  Tre slides su un tema fondamentale, la Convenzione di Faro che ispira tutti i nostri eventi e tutte le nostre iniziative.

Un percorso di tenore generale per comprendere le basi per impostare una progettualità culturale, e come mettere a valore le opportunità offerte dal patrimonio con le necessarie accortezze.  Progettare cultura in modo partecipato è, appunto, la partecipazione.

Slide 1: CULTURA O PATRIMONIO CULTURALE?

L’espressione patrimonio culturale ha di fatto sostituito il termine vago e al contempo elitario di cultura, includendo oggi tutti quegli elementi materiali e immateriali che testimoniano le particolari relazioni che una comunità umana ha instaurato nel corso della sua storia con un territorio.

Oggi il Cultural Heritage include ciò che prima era indicato distintamente come “cultura”: linguistica, gastronomica, locale, musicale, manifatturiera… ovvero riguarda non solo la produzione “elevata” dell’intelletto umano (arte, scienza, letteratura…), bensì l’insieme delle pratiche, dei saperi e delle consuetudini, di ogni gruppo umano sociale o comunità.

Uscito di scena il riferimento ad un insieme di «beni» di valore principalmente economico legittimamente tramandato, il patrimonio viene investito di inedite responsabilità e funzioni, passando da entità nazionale, statale, asettica a patrimonio sociale, comunitario di carattere simbolico, legato alla memoria collettiva condivisa e alla nozione di identità. 

Da qui inizia il nostro percorso: un cambio di paradigma che allarga lo spettro di interpretazione del nostro patrimonio e di conseguenza allarga anche le possibilità in esso contenute e che può offrire. Non solo arte e monumenti, non solo musei ed aree archeologiche, dunque, ma anche macchine, abbigliamento, musica, industria, tecniche, tradizioni e saperi, la cultura permea trasversalmente la nostra quotidianità, viviamo immersi nella cultura, tutto ci connota come stato di cultura, e saperla interpretare in maniera innovativa (guardandola da un altro punto di vista) significa trarre da un immenso patrimonio immense opportunità.

Massimiliano Zane è progettista culturale, consulente strategico per lo sviluppo e la valorizzazione del patrimonio, membro ICOMOS.

Qui la seconda parte: https://www.linkedin.com/slink?code=ef7uGgJ

Qui la terza parte: https://m.facebook.com/1072448554/posts/10218081664927797/?d=n

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